● - ARSENICO, TORNA L'INCUBO NELLA TUSCIA - Succede a Tuscania - Toscanella - 2017


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● - ARSENICO, TORNA L'INCUBO NELLA TUSCIA

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Ad Acquapendente, dopo Corchiano Vetralla e Tarquinia, stop all'acqua potabile
 
Arsenico nell’acqua, torna l’incubo nella Tuscia. Dopo Vetralla, Corchiano, e buona parte delle zone nel Comune di Tarquinia, anche ad Acquapendente l’acqua non è potabile e neppure utilizzabile per scopi alimentari o di pulizia della persona.
 
Dopo le verifiche su alcuni campioni prelevati lungo la rete idrica di distribuzione del paese, il Servizio igiene alimenti nutrizione della Asl di Viterbo ha informato il Comune sul fatto che l’acqua pubblica analizzata ha un valore di arsenico superiore, per i parametri rilevati, ai limiti legali previsti nell’allegato 1 del Decreto legislativo 31/01.
 
Immediata è stata la risposta alla comunicazione dell’azienda sanitaria viterbese da parte del primo cittadino Angelo Ghinassi. Il sindaco ha infatti emesso un’ordinanza che vieta l’utilizzo dell’acqua decretandone non solo la non potabilità, ma anche il divieto di utilizzo per la cottura dei cibi e la preparazione degli alimenti. Ad Acquapendente i cittadini non potranno nemmeno più lavarsi.
 
L’acqua che esce dai rubinetti delle loro abitazioni sarà utile soltanto per l’igiene domestica, ovvero per la pulizia dei pavimenti, per lo scarico wc e per le operazioni collegate agli impianti di riscaldamento.
 
Ma il Comune dell’Alta Tuscia non è il solo della provincia a trovarsi in questa spiacevole situazione. ''Sono ormai due mesi che alle famiglie di Corchiano viene erogata acqua non utilizzabile a scopo umano – fa sapere il consigliere comunale Bengasi Battisti -. Un inaccettabile e insopportabile disagio al quale è necessario porre fine e per questo abbiamo sollecitato la Talete ad un intervento sollecito e risolutivo''.
 
Ad appellarsi all’ente gestore del servizio di pubblica distribuzione idrica nella Tuscia anche Mencarini, sindaco di Tarquinia dove l’acqua non è potabile nelle zone Pantano, Farnesiana, Montericcio, Pian di Spille, Spinicci e Darsena.
 
''Ho firmato quell’ordinanza perché è un atto dovuto previsto da normativa vigente. In qualità di sindaco e responsabile della salute pubblica, devo tutelare i miei cittadini, quando i valori di arsenico superano i parametri stabiliti per legge – comunica il primo cittadino -. Ho inviato una lettera alla Talete nella quale chiedo, senza giri di parole, di intervenire immediatamente''.
 
Stessa sorte e stop dell’acqua potabile anche a Vetralla. ''Auspichiamo che Talete metta in atto, con urgenza ed estrema solerzia – fanno sapere dal Comune -, tutti i provvedimenti tecnici e i correttivi necessari per riportare il valore dell’arsenico entro i limiti previsti dalla legge''.

 



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