È proprio di questi giorni la notizia che il Consiglio di Stato boccia la richiesta di 18 Comuni della Tuscia di dichiarare illegittimo il commissariamento deciso dalla Regione Lazio in merito al mancato ingresso in Talete (vedi). Alcuni comuni, tra i quali Tuscania, hanno deciso di andare avanti proponendo azione di revocazione della sentenza del Consiglio di Stato, che li obbliga a cedere le reti idriche, quindi a entrare in Talete (vedi).
Nel frattempo che cosa succede non ci è dato sapere, possiamo solo ragionare sui dati in nostro possesso, sul sito della Asl di Viterbo i dati di arsenico nelle nostre acque, in alcuni punti sono quasi raddoppiati, ma vediamo i dati:
Dallo snapshot si può vedere che i dati di Via Gorizia e via san Pietro sono rispettivamente di 22 µg/lt e 23 µg/lt dei valori abbastanza alti, ma quanto erano a maggio del 2017, un mese fa? Lo vediamo nella prossima immagine:
Oh perbacco… i dati sono aumentati di quasi il doppio….
- via Gorizia da 13 µg/lt è passata a 22 µg/lt
- via san Pietro da 14 µg/lt è passata a 23 µg/lt
Che cosa è successo? Non lo sappiamo, una volta ho provato a domandare a due assessori perché la fontana di piazza Andersen è chiusa (da quasi un anno) mi è stato risposto che non lo sapevano (sic!).
Penso che sia un atto di trasparenza verso la cittadinanza conoscere che cosa esce dai nostri rubinetti e che sia legittimo sapere se i due dearsenificatori sono in funzione oppure se c’è qualche problema.
Anche la fontana di piazza Andersen a maggio del 2016 non era messa tanto bene (24 µg/lt), poi è stata chiusa per una ragione che non sappiamo:
Voglio sperare che qualcuno delle opposizioni si occupi di questo problema e chieda chiarimenti, perché il cittadino ha diritto ad essere informato, specialmente quando si tratta di problemi di salute, “con la salute non si scherza” si dice spesso.
Se non sapete quale sono le fontane di riferimento ecco alcune immagini catturate da Google Maps:
