S’inaugura finalmente il master di I livello per “Narratore di Comunità”.
Si tratta di un corso accolto in seno al Dibaf dell’Università degli studi della Tuscia e cucito come un vestito su misura per gli uomini della Banda del racconto. Con particolare attenzione per la sfera dell’agroalimentare.
Per la giornata inaugurale, l’appuntamento con i 21 “apprendisti” narratori e i 3 uditori è all’aula blu di Agraria (Riello) venerdì 24 febbraio ore 15.00.
La prima giornata prevede, dopo i saluti di rito da parte dei rappresentanti del Dibaf, una lectio magistralis di Antonello Ricci sulla “Figura del narratore secondo Walter Benjamin”. A seguire, una vera e propria lezione/prova aperta dal titolo “Nell’officina del personaggio” che vedrà l’attore e regista Pietro Benedetti riportare in scena alcuni suoi dei suoi più noti monologhi: per poi riflettere, insieme con gli apprendisti narratori, sulla scoperta, costruzione e messa a punto di un personaggio a fini di pubblica narrazione.
Nel corso di questo primo ciclo – che si concluderà a ottobre 2017 – sono previste anche una ricca serie di ore disciplinari svolte da docenti dell’ateneo viterbese secondo il modello canonico della lezione frontale. Si tratta, non a caso, di studiosi che da anni condividono spirito e prassi pubblica di Banda del racconto: da Elisabetta De Minicis a Giuseppe Romagnoli, da Sofia Varoli Piazza a Stefano De Angeli a Francesca Petrocchi.
Le lezioni proseguiranno sabato 25 (tutto il giorno) e domenica 26(mattina) tra la Viterbo medievale e le maremme intorno a Cellere, quandoMarco D’Aureli e Alfonso Prota condurranno gli apprendisti narratori sul campo a intervistare due sapidi artigiani di stirpe: il fiscolaio Mario Matteucci (presso il ponte di Paradosso, Viterbo) e il pecoraio-scultore Vincenzo Cèncio Gioiosi (nella sua capanna d’artista spersa per le “maremme”). Fotografo d’eccezione, Davide Ghaleb meglio noto come “il santissimo editore”.