Sembrano non cessare i tentativi di truffa nel viterbese, ai danni delle fasce più deboli della popolazione, che si sono consumati in questi giorni in particolare a Pescia Romana, Montalto di Castro e nella giornata di oggi anche a Tuscania. A Canino invece, lunedì 6 febbraio, una donna è caduta nella rete dei truffatori, che sono riusciti ad estorcerle circa mille euro.
La tecnica utilizzata dai malviventi è sempre la stessa, almeno nei casi avvenuti nell’hinterland Viterbese: un uomo contatta telefonicamente l’utenza telefonica fissa delle ignare vittime e, dichiarando di essere un appartenente delle forze dell’ordine o un avvocato, informa che il loro figlio ha provocato un incidente stradale. Dopo aver creato nelle vittime un forte stato d’ansia, spiega che per tutti i danni provocati è opportuno versare una cauzione in denaro di alcune migliaia di euro in contanti o dare a garanzia dei preziosi, altrimenti il figlio rischia il carcere o comunque guai seri con la giustizia. Alcune persone anziane, purtroppo, vengono raggirate ma altre, come l’ottantenne a Ischia di Castro dell’altro giorno, chiamano le forze di polizia.
Nel frattempo i carabinieri non stanno a guardare: ieri i militari di Pescia Romana hanno fermato un’auto con a bordo tre individui che, a seguito di alcuni accertamenti, sono stati colpiti da un provvedimento che li obbliga a non fare più ritorno nel territorio della Maremma. Sono in corso anche delle indagini su altre persone segnalate da parte della cittadinanza e per il momento i carabinieri mantengono il massimo riserbo.
Su questo ultimo punto i militari mirano a rafforzare la stretta contro le truffe: con le segnalazioni, appunto. Come ha spiegato giovedì pomeriggio al centro anziani di Pescia Romana il maresciallo Sergio Ferraro, in una delle tante riunioni che si stanno svolgendo nella Tuscia. “E’ importante la collaborazione dei cittadini – ha spiegato Ferraro -. Evitate di dare informazioni a sconosciuti sia al telefono che in strada e chiamate subito le forze dell’ordine”.
Grazie a questo lavoro di informazione dell’Arma, che viene svolto sul territorio in collaborazione anche con il Comune, al fine di istruire la popolazione sui comportamenti da tenere in caso di raggiro, molti tentativi non sono andati a buon fine.