• - UN CAVALLO DI BATTAGLIA… A DONDOLO. di Regino Brachetti. - Succede a Tuscania - Toscanella - 2019

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• - UN CAVALLO DI BATTAGLIA… A DONDOLO. di Regino Brachetti.

Pubblicato da in Insieme per Tuscania ·
Il cavallo di battaglia non è un cavallo come tutti gli altri. Storicamente indicava il cavallo del re: quello più forte, coraggioso e addestrato a riportare in salvo il cavaliere anche nel caso in cui questo fosse ferito. Era un cavallo pronto allo scontro di cui ci si fidava ciecamente in situazioni incerte come la battaglia.
 
 
Non a caso l’espressione è utilizzata oggi per indicare allusivamente  un particolare punto di forza di una persona, di un gruppo o di un’intera categoria professionale. E’ il pezzo forte, l'opera migliore di un artista o, più genericamente, di qualcuno.
 
E’ qualcosa che permette di distinguersi dagli altri e che può rivelarsi vincente in una competizione.
 
Lo scorso 26 maggio su Tusciaweb è apparsa una dichiarazione del nostro sindaco: “Ci sono i progetti relativi alle nuove infrastrutture, la piscina coperta di cui abbiamo già i finanziamenti e l’innovativa scuola Arnia da realizzarsi a ridosso degli impianti sportivi dell’Olivo e in cui sarà compreso anche un convitto che ci consentirà di avere studenti non solo italiani ma anche dall’estero. Per quanto riguarda il canile, di cui molto si parla avrà sicuramente la nostra attenzione, ma non siamo obbligati a fare questa struttura”.
 
Sul profilo FB della lista Bartolacci venne pubblicato un video che mostrava una cosa che nessuno avrebbe mai potuto immaginare: la realizzazione finale della nuova piscina coperta di viale Trieste.
 
Il principale cavallo di battaglia della campagna elettorale, un’opera che secondo gli ideatori sarebbe dovuta partire entro i primi 100 giorni del mandato.
 

 
Molti furono gli apprezzamenti e i commenti dei supporter, che come le allodole abbagliate dagli specchietti, parlavano di “una compagine amministrativa proiettata al futuro che non si gloria delle cose passate, che parla di futuro e di cose che “realmente” saranno effettuate nel breve periodo. Fatti e non aria fritta basati su promesse irrealizzabili”.
 

 
Ma e di questi giorni la notizia che il progetto è stato bocciato.
 
Più che un cavallo di battaglia sembrerebbe un cavalluccio a dondolo.
 
Questa vicenda sembra il remake di uno dei film di maggiore successo di Totò nel quale il protagonista crea situazioni per convincere sprovveduti e turisti a credergli, riuscendo così anche a vendere la Fontana di Trevi ad un  ricco “allocco” americano.

Ora  aspettiamo di vedere quale sarà il destino dell’innovativa scuola Arnia e del convitto per studenti italiani e stranieri.
 
Nel frattempo non potremmo anche noi cercare di affittare la piscina coperta di viale Trieste a qualche associazione americana interessata all’affare?.
Regino Brachetti



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