• - UNA DONNA STA SALVANDO LA CHIESA DI SAN PIETRO… di Daniele Camilli. - Succede a Tuscania - Toscanella - 2019

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• - UNA DONNA STA SALVANDO LA CHIESA DI SAN PIETRO… di Daniele Camilli.

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Fonte: TusciaWeb
 
Si chiama Paola Bartoccioni - E' grazie a lei se oggi è possibile visitare il capolavoro romanico.
 
Le dovrebbero fare un monumento. Quanto meno conferirle il cavalierato della Repubblica. Si chiama Paola Bartoccioni, (nella foto a sx) ed è la signora che tiene aperta la chiesa di san Pietro a Tuscania, capolavoro assoluto dell’arte e dell’architettura romanica. La signora che sta mantenendo in vita e salvando la chiesa. Per il critico Pietro Toesca San Pietro risalirebbe al VII secolo d.C. Se questa ipotesi fosse vera, allora la chiesa di San Pietro a Tuscania sarebbe il caposaldo del romanico a livello internazionale, segnando il passaggio dalle forme paleocristiane a quelle, appunto, romaniche. Per Bruno Zevi, il capolavoro che sta a Tuscania segna comunque una nuova sintassi architettonica.
 
La chiesa, dove, fra l’altro, sono stati girati diversi film, magnifica la cripta, da Uccellacci e uccellini di Pier Paolo Pasolini al Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli e Lady Hawke di Richard Donner, va avanti grazie alla buona volontà di una lavoratrice, che nella vita fa la donna delle pulizie, e che, assieme al marito, si prende pure cura del prato di fronte.


 
“Tengo aperto a titolo di volontariato – dice la signora Bartoccioni senza aggiungere altro – tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 18″.
 
La gente può arrampicarsi in cima alla collina e trovare la chiesa aperta grazie a lei. Che non prende neanche un euro per il preziosissimo servizio svolto. Senza nemmeno restare delusi. Paola Bartoccioni accoglie infatti tutti nel migliore dei modi. Vende le guide della chiesa e del territorio, dà le informazioni necessarie, pure sulla zona, e ricorda a tutti quando si sta per chiudere. Andando a cercare i turisti in giro per la chiesa e la cripta.

 
A chi appartiene la gestione della chiesa di San Pietro a Tuscania? Al polo monumentale, ministero per i beni e le attività culturali che, sul suo sito internet, scrive: “La chiesa di San Pietro di Tuscania è un gioiello dell’arte romanico-lombarda. Posta sulla sommità dell’omonimo colle, affiancata da due alte torri di avvistamento, mostra tutto il suo fascino quando la sua facciata e il suo bianco rosone appaiono al visitatore che si volge sul cortile, arricchito da sarcofagi etruschi. Il colle di San Pietro è stato la sede dell’antica città etrusca e non è escluso che l’attuale basilica fu fondata nell’VIII secolo sui resti di un tempio pagano (tutt’intorno sono evidenti le rovine dell’acropoli etrusco-romana) e subì varie trasformazioni architettoniche nel corso dei secoli. Nell’XI secolo furono rifatte le navate laterali, le absidi e la cripta e successivamente la navata centrale fu allungata di due arcate verso l’ingresso”.

 
“Anche la facciata ha avuto diversi momenti realizzativi: le parti laterali vennero costruite nel XII secolo e agli inizi del secolo successivo fu realizzato il corpo verticale centrale, sporgente di circa un metro rispetto alle parti laterali. In quel periodo il colle divenne una rocca fortificata. Sorsero così intorno alla chiesa e all’adiacente palazzo episcopale alcuni torri di difesa, due delle quali fanno ancora parte dell’imponente spettacolo scenografico e una terza, mozzata, si trova di fronte alla facciata, fuori dal recinto”.
 
Il sito del ministero aggiunge anche. “Il Polo Museale del Lazio, per usi compatibili con la tutela dell’integrità, dell’immagine e del decoro del Monumento, può concedere in uso spazi del compendio monumentale. Il richiedente può avanzare apposita istanza al Polo, secondo la modulistica predisposta, in tempo utile per consentire tutti provvedimenti del caso”.
 
La pagine on line del Polo museale sottolinea infine che la chiesa di San Pietro è visitabile “su richiesta prenotando al numero…”. Prenotazione definita “obbligatoria”. Non è vero. A Tuscania, a tenere aperto senza prenotazione, c’è la signora Paola Bartoccioni. Tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 di mattina alle 13 e dalle tre del pomeriggio alle sei.
 
Daniele Camilli



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