• - ASSOCIAZIONE DILETTANTISTICA? - Succede a Tuscania - Toscanella - 2019

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• - ASSOCIAZIONE DILETTANTISTICA?

Pubblicato da in Renato Bagnoli ·
“Per dilettantismo si intende lo svolgimento di un’arte, una scienza o un’attività nella quale si mostrano scarse capacità, attitudini e preparazione. Attività che si svolge con lo spirito dell’amatore, dell’appassionato senza intendimenti professionistici e senza mire di guadagno”.
 
Per associazione si intende un ente costituito da un insieme di due o più persone legate dal perseguimento di uno scopo comune.
 
Le associazioni possono avere caratteristiche e finalità più diverse; del di tipo culturale, assistenziale, animalista al ricreativo, sociale, ambientale, sportivo ecc.
 
In particolare, quelle culturali dovrebbero tendere alla diffusione della cultura, delle scienze, delle arti, della religione, dell'educazione o di elementi specifici di queste od altre discipline.
 
Ognuna si dota di uno statuto proprio che ne stabilisca oggetto e finalità.
 
Si suddividono in riconosciute e non riconosciute.
 
Non è una novità che per qualche Comune, ogni associazione è una risorsa sia dal punto di vista sociale, perché è una forza che permette alla comunità di essere viva, di fare iniziative, di tirare fuori di casa pigri e pantofolai e metterli al servizio degli altri, sia dal punto di vista elettorale perché le associazioni possono essere serbatoi di voti e si preferisce quindi cercare di mantenere sempre buoni rapporti con esse.
 
I vantaggi delle associazioni sono prevalentemente fiscali, con possibilità di accesso a diverse forme di contributi, quali:
 
-      Esenzione dell’imposta comunale sulle insegne per attività sportive e ricreative.
 
-      Esenzione IVA del bar sociale.
 
-      Possibile ottenimento esenzione IMU.
 
-      L’esenzione dell’imposta su intrattenimenti musicali, danzanti, ecc..
 
-      Riduzione dei tributi di competenza comunale.
 
-      Compensi sportivi a regime fiscale e contributivo agevolato.
 
-      Somministrazione bevande e alimenti immediata presso la propria sede sociale.
 
-  La possibilità di poter svolgere le attività sociali in qualsiasi destinazione d’uso, non necessariamente commerciale.
 
-      Agevolazioni  per poter accedere al  Fondo Sociale Europeo.
 
-      Accesso al credito sportivo per acquisizione, costruzione o ristrutturazione di centri sportivi.
 
-      Priorità nella concessione di impianti pubblici come: palestre, aree giochi, impianti sportivi e ricreativi.
 
 
Quelle censite nel nostro comune sono oltre 50 e, come previsto, sono tutte “Non Profit”.
 
La maggior parte delle associazioni “non profit” retribuiscono i propri dipendenti in modo equo. Non profit non significa "zero profitti", ma profitti reinvestiti nello scopo previsto dallo statuto. Chi lavora in questo settore è regolarmente inquadrato e guadagna il giusto, esattamente come avviene in centinaia di altri settori.
 
La maggior parte di quelle censite a Tuscania è del tipo culturale; solo alcune sono sportive e risultano essere A.S.D., “dilettantistiche”.
 
Andando a guardare tra le carte di una di quelle che operano sporadicamente sul nostro territorio ci sono alcune cose che mi lasciano leggermente perplesso. Quella più strana è l’essere una associazione culturale dilettantistica (?).
 
  • Associazione culturale dilettantistica??
  • Penso che sia l’unica in tutta Italia.
  • Cosa significa che un’associazione culturale è dilettantistica?
  • Come si può fare o promuovere la cultura a livello dilettantistico o professionale?
  • La cultura si fa e basta.
  • Come è possibile che sia stata registrata al Ministero delle Entrate e che le sia stato fornito un codice fiscale con uno scopo sociale come quello previsto dal suo statuto?.
 
Ma la cosa più eclatante è che in meno di una settimana incassa diverse centinaia di migliaia di euro, tutti esentasse, mentre i nostri piccoli esercizi pubblici si sbattono tutto l’anno per cercare di guadagnare qualche euro e le altre associazioni, anche  se saltuariamente, ricorrono a qualche piccolo contributo comunale.
 
Ma quali dilettanti? Sono i professionisti dell’associazionismo.

Renato Bagnoli
 
 
 
 



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