● - NELLA PERLA DELLA CIVILTÀ ETRUSCA E MEDIEVALE SOSTA SELVAGGIA ANCHE DAVANTI A RAMPE E SCIVOLI, RIMOZIONI INESISTENTI. - Succede a Tuscania - Toscanella - 2019

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● - NELLA PERLA DELLA CIVILTÀ ETRUSCA E MEDIEVALE SOSTA SELVAGGIA ANCHE DAVANTI A RAMPE E SCIVOLI, RIMOZIONI INESISTENTI.

Pubblicato da in Blog Toscanella ·
Ricevo questa lettera dall'amico Massimo Caralla e pubblico nel mio blog:
 
Caro Babbo Natale,
 
mi chiamo Massimo Caralla, sono disabile dalla nascita, perché impossibilitato a deambulare e perciò costretto a muovermi su di una carrozzina. Con l’avvicinarsi delle feste, nonostante la mia età che non è più quella di un bambino, ho pensato di scriverti la mia letterina.
 
Tutti dicono che sei tanto buono e sicuramente troverai un po’ di tempo anche per me che non sono più un bambino. Per prima cosa vorrei un mondo migliore in cui tutti abbiano pari opportunità e dignità sociale, senza esclusione di razza, di lingua, di religione e di condizioni sociali. Ma forse ti sarebbe più semplice realizzare un mio piccolo desiderio personale.
 
Qui a Tuscania, il paese in cui vivo, il parcheggio delle auto è “un'impresa creativa”. Soprattutto quando si cerca un posto in via Tarquinia, in viale Trieste, vicino alle scuole materne o alle elementari o peggio all’interno del centro storico. E allora ecco che ci si ingegna per trovare soluzioni alternative alla solita sosta, noncuranti ovviamente di regole e divieti.
 
Solerti automobilisti occupano i parcheggi riservati ai disabili o bloccano le rampe di accesso e discesa dai marciapiedi predisposte per le carrozzine e le sedie a rotelle. Il paese è pieno di automobilisti evidentemente autorizzati a portare a compimento “missioni impossibili” invadendo i marciapiedi, spesso sconnessi e in pessime condizioni che creano enormi difficoltà a chi ha difficoltà a deambulare come le persone anziane o a coloro che si muovono su carrozzine o sedie a rotelle come me.
 
Il risultato? Quotidianamente decine di automezzi ostruiscono il passaggio a mamme con i passeggini e a disabili in carrozzina obbligati pertanto a transitare in mezzo alla carreggiata con grave pericolo per la loro incolumità rischiando di essere investiti dalle auto senza che nessuno faccia niente per rimuovere o sanzionare quei parcheggi selvaggi.
 
Pertanto, caro Babbo Natale per le prossime festività ti chiedo di provare a infondere a tutti quegli automobilisti un poco di sensibilità e rispetto verso i più deboli che quotidianamente devono combattere con tutte le barriere architettoniche di cui Tuscania è piena e non solo.
 
Ti prego Babbo Natale di non dimenticarti di noi persone “speciali”, basta poco per rendere la nostra vita più facile.
 
Un ultimo desiderio. Babbo Natale, ti prego, fa che quando chiamo gli agenti della Polizia Locale per far spostare un’auto che mi impedisce il passaggio sul marciapiede o che mi blocca di fronte ad una rampa, anche per molto tempo, non mi senta rispondere “Arriviamo immediatamente!” e poi debba attendere per oltre un’ora.  
 
Un abbraccio, Massimo
 



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