NOTIZIE ARTISTICHE E TECNICHE |
Il complesso presenta notevoli manomissioni (perpetrate anche recentemente dopo i danni subiti a seguito del secondo conflitto mondiale)
rispetto all'impianto originario. |
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Fig. 4 - Inquadratura del
piccolo portico con al centro la fontanina in pietra del Subasio. |
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Le coperture a capanna, pertanto, si susseguivano, con un vivace movimento di masse denuncianti volumetricamente l'organismo architettonico interno, in una serie di displuvi e compluvi; qui l'acqua meteorica era raccolta in converse, sicuramente di nenfro (pietra tufacea vulcanica
consistente) che la convogliavano ai buttafuori, pure in nenfro, posti alle due rispettive estremità dell'edificio.
Molto probabilmente il convento doveva avere un chiostro, individuabile nell'area interna dove oggi ne è stato ricomposto un lato costituito da semplice porticato con pilastrini in tufo e
copertura a tetto in vista. |
Fig. 5 - Pianta e sezione trasversale della Chiesa dove sono evidenziati gli interventi di consolidamento, ed è posta in risalto "l'abside" della preesistente Chiesa.
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Fig. 6 Dopo il terremoto del 6 febbraio 1971, l'Ufficio del Genio Civile di Viterbo ha provveduto al consolidamento del convento, mentre la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Lazio ha operato il restauro del salone di ingresso al Monastero, della Sala Capitolare e della scala di comunicazione tra i due ambienti suddetti; inoltre, la Soprintendenza ha restaurato la Chiesa, la foresteria, il noviziato ed ha revisionato completamente le coperture del Monastero. |
Fig. 13 - INTERNO ALL'INGRESSO DEL MONASTERO Affresco raffigurante S.Barbara |
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Particolare impegno ha dato il lavoro di restauro della Chiesa, dove il terremoto aveva prodotto paurosi squarci nella muratura, da quelle nella volta era visibile il cielo. |
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Fig.12 L'altare è stato costruito con colonnine tortili sormontate da capitelli sui quali è posto il piano in nenfro. Risale al Mille ed è opera di artisti Bendedtini. |
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Fig. 8 - Volta di un ambiente del Chiostro crollata per il sisma. |
Fig. 11 - Lesioni nella volta della Chiesa provocate dalle scosse telluriche. |
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Fig. 9 Lesioni nella volta della Chiesa provocate dalle scosse telluriche |
Fig. 10 - Il Coro sotto le macerie. |
Con adeguata macchina perforante sono stati praticati nella mura tura di perimetro dei fori distanziati tra loro di circa cm. 50, nei quali sono poi state introdotte barre di acciaio Thor del diametro di 50 mm., ripiegate poi sull'estradosso della volta, sulla quale è stata posta una ulteriore maglia di tondini di ferro di 8 mm. di diametro. Infine, è stata praticata una gettata di calcestruzzo. Pertanto con una particolare e solida
struttura in cemento armato si è provveduto a ridare la dovuta consistenza all'organismo. (Fig. 5) |