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● - L’APPELLO DEI SINDACI AI GENITORI: “CONTROLLATE I VOSTRI FIGLI O DENUNCIAMO”.

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foto di repertorio
 
Da Mario Scarnati a Fabio Bartolacci, i messaggi dei primi cittadini
per evitare gli assembramenti e rallentare i contagi.
 
Coronavirus, l’appello dei sindaci della Tuscia per evitare gli assembramenti e rallentare i contagi.
 
Il primo cittadino di Capranica Pietro Nocchi, dopo aver chiuso la scuola media Nicolini in seguito al “focolaio che coinvolge un gruppo di bambini, su classi diverse, e alcuni docenti”, chiede ai genitori “la massima attenzione nell’evitare occasioni di assembramento pomeridiano dei bambini”.
 
La campanella non suonerà prima del 2 novembre. “Si tratta – sottolinea Nocchi – di una misura temporanea, che purtroppo non è escluso possa essere estesa. La scuola rimane chiusa per eseguire i dovuti controlli e individuare possibili contagi. Non vanifichiamo questo lavoro”.
 
A Fabrica di Roma resta il pugno duro del sindaco Mario Scarnati, che “per evitare assembramenti” ha già ordinato “la chiusura del parco pubblico Le vallette dalle 15 alle 7 del giorno successivo”.
 
In paese sotto osservazione c’è anche il parco dei cedri. “A scuola – afferma Scarnati – i bambini sono distanziati ma al parco dei cedri ragazzi e ragazze minorenni sono molto spesso ammucchiati. Se la situazione dovesse continuare ho solo due scelte: la più semplice è chiudere il parco dei cedri, l’altra è far intervenire le forze dell’ordine e denunciare tutti quei genitori che non controllano i propri figli minorenni”.
 
Netto anche il primo cittadino di Tuscania Fabio Bartolacci. “Stiamo segnalando alla prefettura – rivela – quattro siti in cui si verificano eccessive aggregazioni di giovani. Dobbiamo evitare che i ragazzi il pomeriggio o la sera escano e si ammassino con la mascherina sotto il mento”.
 
Poi, rivolgendosi direttamente ai genitori, dice: “Abbiamo i nominativi di questi ragazzi, ve li comunicheremo e speriamo che provvediate”.
 
Bartolacci ricorda anche di “rispettare la quarantena. Lo deve fare – evidenzia – sia chi è stato contagiato sia chi ha avuto contatti con un positivo. Carabinieri e polizia locale faranno i controlli e chi non rispetta la quarantena, oltre a essere sanzionato, rischia una denuncia penale”.
 



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