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● - MASCHERINE DI COMUNITÀ. di Renato Bagnoli.

Pubblicato da in Renato Bagnoli ·

 
Da quando, lo scorso 13 ottobre, le mascherine di comunità e i dispositivi di protezione delle vie respiratorie sono stati resi obbligatori anche in tutti i luoghi all’aperto che non consentono, per le caratteristiche o le circostanze di fatto, l’isolamento…, tutti devono essere in grado di utilizzarli nel modo giusto.
 
Per questo l’Istituto superiore di sanità ha pubblicato il 26 aprile un vademecum  con tutti i consigli sull’uso delle mascherine nella vita quotidiana e ha chiarito quale sia la differenza tra quelle chirurgiche e quelle di comunità.
 
Le mascherine chirurgiche sono quelle a uso medico, sviluppate per essere utilizzate in ambiente sanitario e certificate in base alla loro capacità di filtraggio. Rispondono alle caratteristiche richieste dalla norma UNI EN ISO 14683-2019 e funzionano impedendo la trasmissione.
 
Le mascherine di comunità hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana e non sono soggette a particolari certificazioni (come previsto dall’articolo 16, comma 2, del DL del 17 marzo 2020). Non devono essere considerate dispositivi di protezione individuale, ma una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus Sars-CoV-2.
 

 
A soli cinque giorni dall’ultimo Dpcm, ieri è stato emanato l’11° Decreto Conte.
 
Tante sono le novità che riguardano le disposizioni per la prevenzione del contagio e sono spiegate da molti quotidiani e siti online.
 
Una cosa, però, che non è stata messa in evidenza è quella che riguarda le mascherine infatti all’Art. 1 co. 1 para c) dell’ultimo DPCM è stabilito che “Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, al decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  13  ottobre  2020 sono apportate le seguenti modificazioni: all'art. 1, co. 5, le parole “delle mascherine di comunità” sono sostituite dalle seguenti “dei dispositivi di  protezione  delle vie respiratorie”.
 
Pertanto da oggi, stando al nuovo Decreto, NON sembra essere più possibile l’utilizzo delle mascherine di stoffa che non siano certificate in base alla loro capacità di filtraggio.
 
Perché se fino a due giorni fa era lasciata la discrezionalità dell’uso dell’una o dell’altra, il Presidente Conte ha ritenuto di sostituire l’utilizzo delle mascherine di comunità con i dispositivi di protezione delle vie respiratorie?.
 
Chi utilizzasse mascherine di comunità potrebbe essere sanzionato con il pagamento di 400 euro?.
 
Renato Bagnoli



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