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Il podestà
Il podestà, nel Medioevo, rappresentava la massima autorità comunale. Era sempre un forestiero, perché doveva essere al disopra delle parti in lizza: Guelfi e Ghibellini. Era eletto dal popolo e durava in carica un anno.
Con un salario di circa 1.000 libbre di denari paparini ( e altri proventi straordinari) doveva provvedere a sé e al suo seguito (due giudici, due notai, otto sbirri e quattro cavalli).
Era anche il responsabile della giustizia e dell’ordine pubblico, però controllava anche l’attività amministrativa, sebbene all’attività legislativa locale provvedessero il Consiglio Generale (48 membri, 12 per quartiere) e il Consiglio Speciale (16 membri, 4 per quartiere) riuniti in seduta comune, nella chiesa di San Pietro o di Santa Maria Maggiore.