Dal Corriere di Viterbo:
Alcuni cittadini protestano perché la legna dell’uso civico sarà possibile ritirarla solo a partire dal prossimo sedici gennaio. Troppo tardi secondo loro. Il problema questa volta non è imputabile all’impresa che si è aggiudicata i lavori quanto invece all’incredibile iter della gara d’appalto.
Per dare il via ai lavori di taglio della sezione di bosco in Loc. Fosso Caprino destinato all’uso civico ci sono voluti oltre due anni: dal 23 settembre 2015 al 21 dicembre 2017 e ben sei gare d’appalto. La gran mole di documenti prodotti per la medesima gara forse stabilisce il record comunale: sei delibere di giunta e sette determinazioni dirigenziali. Non è soltanto l’iter burocratico ad incuriosire ma anche i contenuti degli atti amministrativi in questione.
Con la prima delibera nell’autunno 2015 la giunta comunale prende atto dei valori stimati dallo studio agronomico associato Agri Forest di Vetralla che stabilisce una resa del bosco per 9.849 ql, pari a 1642 mt. stero ed un valore per la base d’asta di 34.180,00 euro.
La prima gara non trova interessati così che viene ridotto l’importo a base d’asta. La gara continua ad andare deserta, nel periodo novembre 2015 settembre 2016, per altre tre volte fino a che l’importo a base d’asta scende a 14.476,00 euro.
La svolta arriva nel 2017 con la decisione del comune di eliminare l’importo a base d’asta introducendo il pagamento in natura. La quinta edizione della gara l’avrebbe aggiudicata l’impresa boschiva che rendeva al comune il maggior numero di metri stero di legna da destinare all’uso civico partendo da una base minima di 623 mts.
Questa volta l’offerente c’è e la gara viene provvisoriamente aggiudicata all’impresa Tre Emme srls di Mattioli. Quando il 6 settembre 2017 sembrava fatta: l’ennesimo colpo di scena. Alla Tre Emme srls di Mattioli non veniva definitivamente aggiudicata la gara.
Si legge nella delibera che qualcosa non andava nei documenti allegati. Solo il 21 dicembre 2017 si è potuto mettere la parola fine a questo appalto con l’aggiudicazione definitiva alla ditta Biordi Giuseppe che ha offerto al comune il taglio e la consegna ai cittadini di 623 mts di legna da ardere.
Ecco perché non è stato possibile consegnare prima la legna dell’uso civico. Resta da capire perché le imprese boschive hanno trovato poco conveniente partecipare alle prime quattro gare d’appalto. Trovavano esagerata la stima elaborata dallo studio agronomico? La Loc. Fosso Caprino presenta problemi geomorfologici che rendono difficile ed onerosa la lavorazione di taglio e ricaccio della legna?