La famiglia Falleroni da settantadue anni rappresenta il lato goloso di Tuscania. Con il loro gelato artigianale più volte hanno mostrato al grande pubblico televisivo la loro straordinaria arte dolciaria e le bellezze storico artistiche di Tuscania.
Ad essere sinceri però chi ha impresso il marchio di assoluta qualità all’azienda artigianale è stato Nazareno meglio conosciuto come “Neno”. È lui che ha prima aiutato i genitori Fulvio e Angelina nella gestione del pubblico esercizio e poi dato lo slancio per raccogliere nuovi e meritati successi all’impresa di famiglia.
Adesso Neno lascia il timone della rinomata attività ai figli Daniele e Federica. La tradizione del Bar Gelateria Falleroni continua con la terza generazione. Non un salto nel buio però perché anche Daniele e Federica da anni aiutano il padre nella faticosa gestione dell’attività. Se Neno ha deciso di scendere dal ponte di comando sa che il timone rimarrà decisamente barra dritta verso la soddisfazione dei clienti e degli estimatori del gelato artigianale.
Una storia di sacrificio e di entusiasmo quella del Bar Falleroni. Tutto è iniziato nel 1946 quando Fulvio e Angelina hanno preso in gestione il bar del dopolavoro delle Acli. Un luogo questo dove fino alla metà degli anni cinquanta ci si incontrava anche per affari. Nel 1963 i Falleroni decidono di mettersi in proprio ed aprono un loro pubblico esercizio.
Il terremoto del 1971 distrugge il loro Bar ma subito con grande voglia di riscatto aprono un nuovo locale sulla provinciale piansanese poco lontano dalla baraccopoli allestita per ospitare i tanti cittadini rimasti senza casa.
In questo periodo nel 1976 Fulvio lascia l’azienda a Nazzareno che decide di avvicinarsi al centro abitato nell’attuale collocazione del Bar Gelateria. Il successo dei suoi prodotti è sostanzialmente riconducibile alla semplicità nella manipolazione e alla genuinità dei prodotti.
Neno vede un frutto nuovo, un prodotto da sperimentare e con impareggiabile maestria ne fa scaturire un nuovo gusto di gelato. Nei prossimi giorni quindi non vedremo più Neno nel laboratorio o dietro al banco col suo immancabile sorriso? I clienti non ci credono perché chi ha dato una vita per costruire il proprio lavoro non molla mai.
A Daniele e Federica gli auguri di continuare il solco dei predecessori. Con loro continua una storia che vale per tutta la città