Dal Corriere di Viterbo del 06/08/2018
Una vera e propria emergenza sociale, secondo quanto riportato dai cittadini, la movida notturna che anima le notti del centro storico. Non solo la zona dell’Arco Baronale, ma almeno 5 sono i punti caldi del paese in cui si riuniscono ragazzi di tutte le età fino a tarda notte.
Esasperati i residenti, che da tempo auspicano un intervento risolutivo delle istituzioni. “Il problema è molto profondo – spiegano i cittadini – Non solo l’Arco Baronale, dove per altro si trovano strutture per l’accoglienza quali B&B o ristoranti, quindi turismo che andrebbe incentivato, ma anche via Madonna Liberatrice e alcune zone fuori dalla zona storica sono diventati punto di incontro della gioventù tuscanese e dei paesi limitrofi. Schiamazzi, scorribande con i motorini per strada e sulle rampe di scale del centro che mettono in pericolo la sicurezza dei pedoni, bestemmie, linguaggio e atti osceni accompagnano le nostre lunghe serate estive”.
Difficile per i residenti poter dormire prima delle prime ore del giorno, ma ancora più complicato sembra riuscire ad instaurare un dialogo con gli adolescenti in questione. “Siamo veramente esasperati da questa situazione – proseguono gli abitanti – E’ necessario che si faccia qualcosa per porre fine a questa situazione. Chi lavora deve essere messo nella condizione di riposare, le famiglie devono poter uscire in sicurezza a fare una passeggiata in tranquillità. La tensione è altissima, i ragazzi se ripresi rispondono in modo verbalmente violento e bisogna porre immediatamente rimedio prevenendo episodi più gravi. Il disagio e il degrado sono molto profondi, le notti brave sono spesso accompagnate da fiumi di alcolici, i nostri risvegli da un mare di immondizia da raccogliere fuori dal portone di casa”.
Una situazione difficile che secondo qualcuno andrebbe affrontata non solo da un punto di vista istituzionale, ma anche sociale. “Questi ragazzi non hanno alternative – spiegano ancora i cittadini – la nostra realtà non offre molto. Al di fuori delle feste padronali non ci sono intrattenimenti per queste nuove generazioni”.
Anche l’ex sindaco, oggi tra i banchi dell’opposizione, Regino Brachetti è intervenuto sul problema. “Non bisogna minimizzare, il problema ha radici profonde – ha dichiarato Brachetti – Dobbiamo investire non solo su telecamere, illuminazione e collaborazione con le istituzioni, ma soprattutto sulle associazioni culturali che abbiamo in paese, sugli impianti sportivi e sulla pro loco in maniera da creare un clima che favorisca un coinvolgimento dei ragazzi in attività proficue, togliendoli dalla strada. Tuscania offre moltissime realtà a livello di associazionismo e l’amministrazione deve investire su quanto ha a disposizione sul territorio per dare delle alternative valide alla cittadinanza. Teatro, arte, sport, cultura sono alla base di una vita sociale sana e produttiva e devono essere garantiti alla cittadinanza e in particolare ai giovani.”
Veronica Ruggiero