Questa persona scrive a Toscanella e fa delle riflessioni sulla nostra acqua e sulle nostre fontane
Dal 2013 c'è un'ordinanza del Sindaco che dichiara l'acqua che esce dai rubinetti non idonea per gli usi umani. A Tuscania tutti sanno che, secondo le disposizioni europee, l'acqua non è potabile a causa della percentuale alta di arsenico presente, uno degli elementi chimici più tossici.
Si paga però cara come acqua buona per tutti gli usi.
Per bere e cucinare perciò a Tuscania si è costretti a usare l'acqua in bottiglia.
E tutto questo malgrado il comune sia dotato di ben due dearsenificatori che però vengono tenuti spenti.
Tuscania è famosa anche per le sue bellissime fontane che zampillano freschissima e invitante acqua. Ma che acqua sgorga dalle cannelle delle fontanelle al Parco di Lavello, al Parco Umberto, ai giardini di Viale Trieste?
E in piazza del Duomo, a San Marco, a Piazza Italia con quale acqua ci si disseta?
Le analisi ogni quanto tempo sono fatte e dove è possibile leggere i risultati?
Insomma, perché in cinque anni non è stato fatto il necessario per sanare la situazione?
A. V. (lettera firmata).
A ciò che segnala questa persona, vorrei aggiungere che negli ultimi dati pubblicati nel sito della ASL di Viterbo (che potete visitare qui), i valori di arsenico sono aumentati e, come già scritto in altre occasioni, alcune fontane sono state chiuse (es. piazza Andersen).
Dati sito Asl Vt del 29/09/2018
Dati sito Asl Vt del 05/10/2018
Va inoltre messo in evidenza che nelle fontane di Tuscania manca la segnaletica di “non potabilità”, perché spesso molti visitatori non conoscono questo problema dell’arsenico e bevono tranquillamente.
Luigi Pica