● - DA BIBLIOTECARIO A CAMERIERE “E’ STATO MOBBING”. - Succede a Tuscania - Toscanella - 2018


Zodiac  
Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

● - DA BIBLIOTECARIO A CAMERIERE “E’ STATO MOBBING”.

Pubblicato da in Blog Toscanella ·

 
Dal Corriere di Viterbo del 05/05/2018
 
Ex dipendente del consorzio per la tutela e salvaguardia alle persone e all’ambiente si dimette e porta in tribunale datore di lavoro e Comune. Il ricorso verrà discusso l’11 giugno e verte anche su parte dei contributi dovuti all’Inps.
 
Se accertato, sarebbe il primo caso di mobbing al Comune di Tuscania, quello denunciato da Stefano Scriboni nei confronti del consorzio Tspa (Tutela e salvaguardia persone e ambiente), affidatario di servizi culturali e sociali del Comune, ora in liquidazione ma che sarà attivo fino al 31 luglio. Nel ricorso, promosso davanti al giudice del Lavoro dall'ex dipendente del Consorzio, il prossimo 11 giugno il giudice Ianigro dovrà accertare se Stefano Scriboni, che si è dimesso, è stato ingiustamente de mansionato in modo del tutto immotivato.
 
Le dimissioni di Scriboni sarebbero conseguenza di comportamenti vessatori e ripetuti, tali da essere considerati mobbing, tanto che spetterà al giudice del lavoro dichiarare eventualmente la nullità delle dimissioni presentate dal lavoratore.
 
Alla base di questo contenzioso c'è la decisione dell'organo amministrativo del consorzio Tspa, quando il consorzio è andato in liquidazione, di affidare a Scriboni una mansione, diversa da quella di bibliotecario: infatti è stato comandato a svolgere la propria attività alla mensa scolastica comunale con la mansione di trasporto pasti e sporzionamento dei cibi nella scuola materna comunale.
 
La richiesta di reintegro in biblioteca viene avanzata dal lavoratore soltanto in via subordinata perché in prima istanza Scriboni chiede che gli venga riconosciuto dal giudice un risarcimento per tutti i danni patrimoniali e non, quantificati nella misura di 300.000 euro, o in quella maggiore o minore che verrà ritenuta di giustizia. Questo risarcimento viene richiesto da Scriboni perché il datore di lavoro, nonché le persone fisiche responsabili del Comune di Tuscania e del consorzio Tspa, avrebbero violato l’articolo 2087 del codice civile per non avergli garantito integrità fisica e morale.
 
In caso di accoglimento della richiesta di risarcimento danni sono chiamati a rispondere il Comune di Tuscania, il consorzio Tutela e salvaguardia alle persone e all’ambiente, il sindaco del Comune di Tuscania Fabio Bartolacci, il presidente del Consorzio Ezio Luciano Brachetti, il liquidatore del consorzio Tspa Cinzia Marzoli, ciascuno per il proprio titolo di responsabilità.
 
Il ricorso riporta anche la richiesta di regolarizzazione della posizione contributiva del ricorrente presso l’Inps relativa agli anni iniziali del rapporto lavorativo. La giunta comunale respinge le richieste di Scriboni e affida mandato all'avvocato Emanuele Marselli del foro di Viterbo per resistere al ricorso dinanzi al tribunale di Viterbo Sezione lavoro.
 
Fiorenzo De Stefanis
 



Nessun commento

Copyright 2015. All rights reserved.
Torna ai contenuti | Torna al menu