Fonte: IlMessaggero.it
di Carlo Maria Ponzi
Pioggia di milioni di euro sul patrimonio storico-culturale della Tuscia viterbese. Diciassette interventi, per la quasi totalità orientati a verifiche del rischio sismico, riduzione delle vulnerabilità, restauri, che valgono poco meno di 19.200.000 (per la precisione 19.101.070).
Il pacchetto rientra nel programma nazionale di investimenti, pari a 597.058.875 milioni di euro, approvato dal comitato tecnico-scientifico del ministero dei Beni, le attività culturali e il turismo (Mibact), a valere sul fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Penisola istituito dalla legge di bilancio 2017.
“Le risorse stanziate oggi – è il commento del ministro Dario Franceschini – segnano un importante traguardo con il primo, grande piano di prevenzione del rischio sismico per i musei statali e la messa in sicurezza del patrimonio culturale nazionale”. I fondi, avvertono al Mibact "sono immediatamente disponibili per realizzare interventi in tutta Italia, non solo per la messa in sicurezza del patrimonio museale statale, ma anche per una serie di azioni per la riqualificazione delle periferie urbane e numerosi restauri di beni culturali segnalati dal territorio".
Nella Tuscia il finanziamento più ingente (5 milioni) riguarda la Villa Giustianiani-Odscalchi di Bassano Romano, che ottiene anche 351.120 euro per l'Oratorio di SS. Trinità. A seguire, Caprarola (3.243.480 euro), da spalmare su opere legate a Palazzo Farnese: ripristino della pavimentazione (745.000); restauro e risanamento delle coperture (443.000); restauro appartamenti ultimi piano (440.000); verifica rischio sismico (1.615.480).
Altri interventi riguardano il patrimonio monumentale di Civita di Bagnoregio (497.500); Fabrica di Roma, con 593.840 destinati a Santa Maria di Falleri; Montefiascone (1.438.640, Cattedrale; 634.740, chiesa Madonna del Borgale); Oriolo Romano (789.280 per Palazzo Altieri); 710.500 per l'abbazia di San Martino al Cimino; Tarquinia, 5433.370 per Palazzo Vitelleschi; a Tuscania, un totale di 996.000 euro per le chiese romaniche di San Pietro e di Santa Maria Maggiore.