Fonte: Corriere di Viterbo del 20/03/2018
Si è svolta lo scorso sabato la cerimonia di intitolazione del teatro di Tuscania a Veriano Luchetti, il tenore scomparso nel 2012 la cui voce - come si legge nella targa commemorativa a lui dedicata all'entrata del teatro - ha oltrepassato l'oceano interpretando le più belle opere della grande tradizione italiana. Il suo cuore apparteneva a Tuscania si legge e, mai espressione fu più appropriata poiché Luchetti. nella sua scalata verso il successo che l’ha portato ad esibirsi nei più grandi teatri internazionali (dal Metropolitan di New York al- l’Opera di Parigi) non ha mai scordato le sue origini etrusche.
La cerimonia si é svolta in due luoghi simbolo di Tuscania, il teatro, la cui facciata ha visto la proiezione dell'immagine del tenore risplendere all’imbrunire e la suggestiva Basilica di San Pietro colorata di blu e resa ancor più imponente con un susseguirsi di fiaccole lungo la salita.
Alle 17.30 una folta rappresentanza di appassionati e autorità locali ha assistito alla scopertura della targa commemorativa da parte del sindaco Fabio Bartolacci e la moglie di Luchetti Mietta Sighele. A seguire si è svolto un breve spettacolo in cui si è celebrata l'imponente voce di Luchetti con video-ricordi dei successi internazionali del tenore dal Jerusalem all’Opéra di Parigi al Simon Boccanegra al Teatro alla Scala di Milano fino ai Vespri Siciliani al Maggio Fiorentino con Muti.
I commoventi video di repertorio si sono alternati agli interventi degli amici più stretti di Veriano Luchetti: dal maestro Mauro Maur, celebre trombettista, al celebre direttore d’orchestra Isaac Karabtchevsky fino a Silvano Sanesi, amico intimo della famiglia Luchetti che ha letto una lettera del celebre direttore d’orchestra Riccardo Muti impossibilitato a venire per concomitanti impegni di lavoro.
Autentico e spontaneo l'intervento del sindaco Fabio Bartolacci, apprezzato da tutti i presenti, che ha sottolineato l’importanza di valori autentici come l’unione di una comunità come quella di Tuscania che ha applaudito e sostenuto l'intitolazione del teatro a Veriano Luchetti.
Sentita partecipazione anche alla Messa da Requiem di Verdi alla Basilica di San Pietro. La magia di uno scenario senza tempo ha valorizzato l’eccezionale direzione d’orchestra del maestro Isaac Karabtchevsky e l’interpretazione dei solisti in primis il soprano Tamara Kalinkina e a seguire Celeste Bang - mezzosoprano, James Lee - tenore e Mirco Palazzi - basso le cui voci hanno esaltato insieme all’impeccabile Sinapsi Opera orchestra &Choir, un momento di grande pathos e altissimo livello artistico. Visibilmente commossa tutta la famiglia Luchetti; i figli Laura e Francesco e la moglie e soprano Mietta Sighele che ha ringraziato di cuore con intensa partecipazione emotiva e un fil di voce, tutti i presenti a partire dal sindaco di Tuscania per questo giorno che, ha affermato, l’ha emozionata più di ogni altra opera mai interpretata.