Dal Corriere di Viterbo del 20/03/2018
L’attuale consigliere di minoranza spiega perché
Sull'intitolazione del teatro comunale al grande cantante lirico tuscanese Vedano Luchetti con tanto di esecuzione della Messa da Requiem eseguita dalla Sinapsi Opera Orchestra & Choir nella Basilica di San Pietro appositamente illuminata di blu elettrico, a cui ha preso parte moltissima gente, l'ex sindaco Regino Brachetti, che già in fase di discussione della proposta in Consiglio comunale si è dichiarato contrario, ha espresso le proprie ragioni.
“Niente da ridire sulla bravura del concittadino Veriano Luchetti, sul grande successo internazionale ottenuto e neanche sul prestigio riscosso da Tuscania grazie alle sue straordinarie esibizioni. Trovo comunque sbagliato - afferma Regino Brachetti - titolare il teatro ad un singolo cittadino benemerito. Ho proposto di dedicargli caso mai il foyer del teatro.
E il caso di ricordare che durante i miei mandati da sindaco, dopo anni di chiusura per inagibilità, il teatro è stato compieta- mente ristrutturato e riaperto al pubblico. Per realizzare questo restauro sono riuscito a reperire tutti i fondi necessari all’esecuzione delle opere e degli arredi. In quella occasione decidemmo di chiamare il teatro ‘Rivellino’ un nome uniformato all'antico rudere delle mura che gli stanno di fronte, per simboleggiare l’avamposto culturale che poteva far avanzare Tuscania negli anni futuri. Prima del restauro il teatro portava il nome di Armando Ottaviano, altro importante cittadino benemerito, antifascista morto alle Fosse Ardeatine.
Anche per questo importante illustre cittadino la revoca della titolazione non aveva niente di personale, nessun desiderio di sminuirne il valore, soltanto una decisione di ordine generale e se vogliamo ‘filosofica’.
Con il nome ‘Il Rivellino’ il valore simbolico assume un carattere generale che riguarda tutta la città. Quanti altri illustri personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo ha avuto Tuscania: Raniero Bustelli, Giuseppe Cesetti, solo per citarne alcuni. Perché allora non titolare il teatro anche a questi personaggi?’’.
Un altro motivo di critica espresso da Brachetti riguarda i costi dell’iniziativa: “Ancora oggi non ho potuto prendere conoscenza della delibera di impegno di spesa, lo farò nei prossimi giorni. Sono sicuro però che la somma non sia di poco conto. Allora mi chiedo com’è possibile spendere questi soldi per autocelebrare le gesta della giunta Bartolacci quando il paese ha tanti problemi urgenti da risolvere. Non era il caso di intervenire, almeno in via d’urgenza, in via Alarico Santi dove i residenti vivono da anni nel fango e senza pubblica illuminazione?”
Fiorenzo De Stefanis