Dal Corriere di Viterbo del 17 marzo 2018:
Le auto in sosta impediscono l’accesso all’ingresso secondario dell’istituto Ridolfi dove è posta l’apposita rampa.
Dopo il fango che blocca le ruote della carrozzina in prossimità dello scivolo per accedere in classe, Giada Nucci mamma di un alunno con disabilità, deve continuare a lottare anche contro l'inciviltà e l’incuria. Viale Trieste, dove sorge l’istituto scolastico Ildovaldo Ridolfi, ogni mattina si riempie di macchine per lo più utilizzate per accompagnare i ragazzi a scuola.
Il venerdì, giorno del mercato settimanale, in questo stesso viale aprono le bancarelle con i relativi automezzi e aumentano ancora di più le macchine parcheggiate. Al di là della confusione, niente di straordinario, se non fosse che le auto in sosta impediscono anche l’unico accesso per le auto che accompagnano gli alunni disabili in carrozzella all'ingresso secondario della scuola dove è stata realizzata la rampa.
Dopo anni di segnalazioni, richieste di aiuto e diffusione pubblica dei problemi per i ragazzi con disabilità, Giada Nucci torna a denunciare l'indegna situazione costretta a vivere ogni giorno: “Anche oggi non posso portare mio figlio disabile a scuola perché devo aspettare i comodi della gente incivile e ignorante - afferma Giada Nucci - che deve fare la spesa al mercato e non può fare due passi a piedi. Questi incivili non solo bloccano l’entrata a scuola mettendo in pericolo la sicurezza di tutti i bambini ma bloccano anche l’uscita delle ambulanze’’.
Il riferimento alle ambulanze non è improprio perché dallo stesso ingresso carrabile per le auto utilizzate per portare a scuola gli alunni disabili transitano i mezzi di soccorso sanitario del vicino ambulatorio.
“Anche questo problema è stato decine di volte sottoposto all’amministrazione comunale - racconta Giada Nucci - ho inviato più volte foto alla Polizia locale senza però ottenere alcun risultato. Ogni mattina c’è un vigile poco distante dall’ingresso che devo usare per accedere alla scuola ma non so perché continuano a essere parcheggiate macchine anche sull’ingresso carrabile. Quando resi pubblico il problema delle difficoltà causate dal fango davanti alla rampa che mi impediva di spingere la carrozzella, la delegata alla pubblica istruzione Linda Del Signore, aveva promesso di accogliere la richiesta di apporre strisce gialle per segnalare il passo carrabile e il divieto di parcheggio e sosta. Come mi era stata assicurata la realizzazione di una pensilina almeno provvisoria per riparare il bambino dalla pioggia nel tratto della rampa. Niente è stato fatto. Sono anni che mi batto per questi problemi ma trovo di fronte un muro di gomma. Questi disagi per accompagnare il figlio a scuola mi creano problemi anche per il lavoro che svolgo lontano da Tuscania. Ogni giorno devo fare oltre 150 chilometri e troppo spesso per recuperare il ritardo della mattina, causato da gente senza un minimo di educazione e sensibilità, devo recuperare il pomeriggio”.
Strano paese Tuscania. Vanta, grazie all’impegno dell'associazione “Crescere con lode”, una tra le più importanti aule multisensoriali per la didattica ai ragazzi con disabilità e contemporaneamente ogni mattina una mamma deve lottare e amareggiarsi per accedere con il proprio figlio a scuola.
Fiorenzo de Stefanis