● - SERVIZIO IDRICO A TALETE O ARRIVA IL COMMISSARIO - Succede a Tuscania - Toscanella - 2018


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● - SERVIZIO IDRICO A TALETE O ARRIVA IL COMMISSARIO

Pubblicato da in Blog Toscanella ·

 
Fonte: TusciaWeb
 
Servizio idrico a Talete, la Regione diffida i comuni.
 
La Regione Lazio ha inviato una nota a 29 comuni della Tuscia ‘invitandoli’ ad avviare le procedure per trasferire il servizio idrico a Talete altrimenti “l’amministrazione procederà immediatamente all’attivazione dell’esercizio dei poteri sostitutivi”. Pena il commissariamento, dunque.
 
Destinatari della comunicazione i comuni di:
 
Bagnoregio, Bassano Romano, Bassano in Teverina, Capodimonte, Castiglione in Teverina, Caprarola, Cellere, Civitella D’Agliano, Fabrica di Roma, Farnese, Gallese, Gradoli, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Latera, Lubriano, Montalto di Castro, Monte Romano, Onano, Orte, Proceno, Ronciglione, San Lorenzo Nuovo, Sutri, TUSCANIA, Valentano, Vasanello, Villa San Giovanni in Tuscia, Vitorchiano e anche quello di Campagnano di Roma.
 
“Facendo seguito alla nota del 13 marzo 2015 – si legge nella comunicazione della Regione -, con la quale questi comuni venivano diffidati ad affidare in concessione d’uso gratuito le infrastrutture idriche di proprietà comunale al gestore del servizio idrico integrato in applicazione dell’art. 153 comma I D.Lgs. 152/2006, e  in considerazione delle ultime pronunce degli organi di giustizia amministrativa (Consiglio di Stato Sezione Quinta sentenze n. 2320 del 16.05.2017 e n. 2913 del 14.06.2017) che hanno ribadito l’obbligo dei Comuni di adesione alle gestioni uniche, si invitano i Comuni in indirizzo ad avviare, senza ulteriore indugio, le procedure per il trasferimento delle opere afferenti il s.i.i. al gestore unico dell’Ato”.
 
Continua la nota: “Si invitano pertanto i comuni in indirizzo a prendere immediatamente contatti con l’ente di governo dell’ambito e con il gestore unico del s.i.i. al fine di concordare le procedure per il passaggio e la presa in carico da parte del gestore delle infrastrutture idriche di proprietà comunale.
 
Si invita anche la segreteria tecnico operativa a vigilare sul rispetto della convenzione di cooperazione in essere e a fornire il necessario ausilio e supporto tecnico al trasferimento di reti e impianti ai fini della gestione unitaria del servizio. Le attività dovranno essere tempestivamente comunicate alla scrivente struttura.
 
Quindi l’avvertimento: “Si comunica che, in assenza di un riscontro in merito all’ottemperanza degli obblighi in oggetto, da far pervenire entro 15 giorni dal ricevimento della presente, la scrivente amministrazione procederà immediatamente all’attivazione dell’esercizio dei poteri sostitutivi, così come previsto dall’art. 172 comma 4 del D.Lgs. 152/2006.
 
Si rammentano le responsabilità erariali connesse al mancato rispetto della normativa citata. Si invita anche l’ente di governo dell’ambito a una valutazione in merito all’applicazione dell’art 152 co. 2 del D.Lgs 152/2006 e successive modifiche e integrazioni laddove si ravvisino problematiche che possano compromettere la qualità della risorsa”.
 
I comuni che hanno in piedi il contro la decisione del Consiglio di Stato del 25 maggio scorso hanno già attivato i loro legali per verificare come procedere a un’eventuale opposizione.
 



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