• - L'ARTISTA DIEGO KOI IN ESCLUSIVA A VITERBO, PER NEXT ARTI VISIVE - Succede a Tuscania - Toscanella - 2018


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• - L'ARTISTA DIEGO KOI IN ESCLUSIVA A VITERBO, PER NEXT ARTI VISIVE

Pubblicato da in Blog Toscanella ·

Dopo il workshop straordinario con l'artista spagnolo di fama internazionale Rubén Belloso Adorna, ospite presso il nostro studio d'arte nello scorso maggio, abbiamo oggi la gioia immensa di annunciarvi un nuovo fantastico evento che avrà come protagonista un altro giovane artista conosciuto e apprezzato in tutto il mondo e che da alcuni anni stupisce collezionisti ed estimatori con le sue strabilianti opere.
 
È con grande orgoglio che vi annunciamo il primo prestigioso appuntamento del programma eventi per l'anno 2018/2019:
 
WORKSHOP DI GRAPHITE PENCILS
 
CON L'ARTISTA ITALIANO DI FAMA INTERNAZIONALE
 
DIEGO KOI
 
SABATO 8 SETTEMBRE 2018 - VITERBO
 
Studio D'Arte Next Arti Visive, via S. Giacinta Marescotti 57
 
Un caloroso e speciale ringraziamento al noto negozio di belle arti KLIMT ART di Viterbo e al grande marchio svizzero CARAN D'ACHE, leader mondiale nel settore delle belle arti, per aver reso possibile questo evento con il loro preziosissimo contributo.
 
info:
 
nextartivisive@gmail.com
 
3479468960 - 3389971528 - 3295967107
 
tel/fax 0761 - 443240
 
www.nextartivisive.it - Sede Ufficiale - Via S. Pietro 80 - 01100 Viterbo
 
Laboratori didattici - Via S. Giacinta Marescotti 57 - 01100 Viterbo- Piazza G. Mateotti 12 - 01017 Tuscania (Vt)
 
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Chi è Diego Koi?
 
Diego Fazio meglio conosciuto come Diego Koi è un giovanissimo artista iperrealista, calabro, originario di Lamezia Terme, ormai diventato uno dei più importanti protagonisti della scena artistica mondiale contemporanea.
 
La capacità nel settore dell'arte di Diego Koi dovrebbe forse essere meglio definita come un dono, un dono prezioso e speciale che il giovane scopre soltanto per caso.
 
Appassionato di disegno in genere, con il passare del tempo, da autodidatta, comincia ad affinare quella personale tecnica che lo contraddistingue, sfruttando le proprie capacità e traendone una attività lavorativa.
 
Questa fase di sperimentalismo dura ben poco, giusto il tempo di definire meglio la sua arte basata principalmente sull’utilizzo di pochi strumenti: matite di varie tonalità scure, dal nero al grigio chiaro, una tela ed un’istantanea da riproporre nel modo più realistico possibile.
 
Proprio la fotografia è il catalizzatore della pittura iperrealista.
 
E la sfida del pittore iperrealista è di riuscire ad andare oltre quel fermo immagine, cercando di restituire un sentimentalismo ed un’emozione che la semplice cellulosa non riesce a trasmettere.
 
Il percorso creativo di Diego Koi segue una parabola ascendente che lo vede abbandonare la prima attività di disegnatore di tatuaggi, per passare poi alla realizzazione di figure umane, fino a raggiungere l’apice della ricerca con la creazione di capolavori oggi in mostra in tutto il mondo.
 
Un attento studio tonale si pone alla base di ciascuna delle sue opere, le quali, realizzate mediante il districarsi di molteplici giochi chiaroscurali, inducono l’osservatore ad interrogarsi su quali siano le impercettibili differenze che possano far distinguere il quadro dalla fotografia.
 
I primi soggetti ad essere rappresentati sono stati per lo più volti o parti di questi, soprattutto figure femminili, avendo la volontà di trasmettere un messaggio o di creare un dialogo tra l’osservatore attento e l’inconscio della figura ritratta.
 
Con il passare del tempo queste immagini afone, se così possono definirsi, iniziano ad assumere una forza propria che le presenta come manifesti di un disagio sociale, vissuto non più solo da donne, ma da uomini o bambini ritratti con la volontà di denunciare un disgregamento comunitario.
 
Come tutti i giovani artisti sconosciuti alla maggior parte del pubblico, Diego Koi ha dovuto sbattare contro molte porte chiuse prima di riuscire ad esporre, inizialmente a livello locale, per poi raggiungere i suoi primi traguardi.
 
Nel 2011 vince il premio miglior artista 'NonfermArti', direttamente conferitogli dalla provincia di Cosenza, progressivamente giungono i riconoscimenti più prestigiosi come il premio Cairo, ricevuto a Milano.
 
Attualmente le opere del giovane ritrattista hanno raggiunto i mercati artistici contemporanei e sono esposte nelle più importanti capitali del mondo con quotazioni altissime.
 
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Marchio Caran D'Ache - Svizzera, Ginevra
 
Caran d'Ache è un produttore svizzero di strumenti di scrittura ad alta qualità, prodotti per l'arte e accessori.
 
Fu fondata a Ginevra nel 1915 quando Arnold Schweitzer acquistò la fabbrica di matite Ecridor.
 
L'azienda fu chiamata successivamente Caran d'Ache, pseudonimo di Emmanuel Poiré, un noto disegnatore di satira politica francese, proviene dal russo карандаш karandáš (d'origine turca) che significa "matita".



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