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* ALCUNE PRECISAZIONI RIGUARDO LE RECENTI CRITICHE ALLA PROTEZIONE CIVILE

Pubblicato da in Articoli Toscanella · 16/2/2012 19:54:21

Vorrei premettere che non mi piace rispondere a questi commenti ,perchè del nostro operato della Protezione Civile non dobbiamo render conto a nessuno, tantomeno a persone che vogliono fare critiche senza nessuna base cognitiva.
Accettiamo qualsiasi critica ma deve essere costruttiva e per essere tale,  prima di poter parlare e nascondersi dietro pseudonimi, bisogna informarsi bene sennò si cade nel ridicolo!

La Protezione Civile , come tutte le Associazioni di Volontariato, non percepisce alcun compenso, (questo sia ben chiaro!!), per la propria attività, quindi la sua opera è qualcosa in più....senza che ci sia qualcosa in meno.

A Tuscania ci sono molte altre Associazioni di volontariato che operano in maniera meritevole, ma nessuna di esse ha ricevuto le critiche così ciniche, gratuite e prive di fondamento come è successo per noi: mi domando se era forse meglio allora se quei volontari che si sono sottoposti alle intemperie nelle prime ore del mattino (chiedete agli Assessori che ci hanno telefonato alle 5.00 della mattina!!) per aiutare la gente in difficoltà, fossero rimasti nel calduccio delle loro case?
Perché tutto questo astio verso le persone che si danno da fare?

Vorrei farvi ben capire che in questi casi di emergenza come questa della neve caduta sul nostro paese per ben 2 volte, il nostro coordinatore è per legge il Sindaco e che quindi solo a lui dobbiamo render conto, di tutte le sue richieste reputate urgenti.

Nei primi giorni, la prima situazione urgente e necessaria a cui pensare era sulle campagne del paese e non all'interno anche perché i cittadini nel suo piccolo, davanti al proprio portone di casa, potevano benissimo provvedere da soli (ricordo, per chi non lo sa, che in certi paesi il Sindaco obbliga i propri cittadini alla pulizia).

Nelle campagne c'è stata una vera e propria "bufera di neve" e delle persone sono rimaste isolate!...e  non solo!... c'era da togliere dalle strade provinciali, soprattutto str. di Piansano e Marta, delle auto rimaste bloccate senza la presenza dei proprietari....e si potrebbe continuare, ma non sarò io a dirvi
quello che abbiamo fatto, chiedetelo a tutti quelli con cui abbiamo collaborato, e non sto parlando di paesani, parlo di Pubblici Ufficiali o comunque persone incaricate di pubblici servizi che ancora ci ringraziano per l'ausilio dato.

Chiedete ai cittadini ai quali è stato prestato aiuto, come il personale  dell'Enel impegnato nel ripristinare l'energia elettrica al Paese, la Securpol di Viterbo e altri cittadini che sono stati costretti a passare la notte nelle strutture ricettive di Tuscania perché le loro auto si erano fermate in mezzo alle strade provinciali, in mezzo alla neve.

Sottolineo inoltre che per andare da una campagna all'altra per portare soccorso occorre un'auto che consuma carburante....purtroppo non sappiamo ancora volare!!

Per quanto riguarda l'interno del centro abitato, abbiamo potuto operare solo Domenica 12  perché, come ripeto, era prioritario dare aiuto alle persone in difficoltà sulle strade, sia per  l'incolumità delle persone, sia per poter liberare quanto prima le strade e  portare supporto alle persone rimaste isolate.

Credo sia facilmente comprensibile che in situazione di grave emergenza ci sono delle operazioni
prioritarie da svolgere, così come voluto dal centro operativo costituitosi per fronteggiare la situazione.

Tutto questo non lo dico io, ma la nostra istituzione di Protezione Civile ce lo insegna e ci obbliga a frequentare  corsi di aggiornamento e addirittura esami come l'ultimo che abbiamo sostenuto di secondo livello sull'Emergenza Terremoti.
Per tutto questo, non so quante persone possano essere disposte a fare tutto ciò, e per questo ringrazio personalmente tutti i Volontari iscritti alla nostra Associazione.

Nel caso della Scuola Elementare quindi, se abbiamo provveduto a liberare dalla neve solo la via principale, è perché è stato indispensabile operare su una sola via per questioni di tempo e di personale, dato che in pochi sono disposti a fare  questi lavori peraltro pesanti. Poi sta  nel buon senso del genitore che accompagna i figli a scuola a voler passare nella via liberata, facendo solo
50 mt in più del percorso abituale....

Fare foto???...che male c'è? Tutti ne hanno fatte! Io personalmente ne ho fatte molte
perché col tempo si dimenticano le cose....e io non voglio assolutamente dimenticare quello che con i miei colleghi abbiamo fatto, nemmeno una virgola!

Per quanto riguarda i nostri interventi non in emergenza ( come può essere una processione, una Fiera, una gara ciclistica, Sfilate di cavalli, sfilate di Carri Allegorici....e così via...) tengo a precisare che la nostra presenza  viene richiesta dal Sindaco, in maniera ufficiale, scritta e firmata, per una questione di Pubblica Sicurezza perché quando c'è un assembramento di persone, il Sindaco deve provvedere alla Sicurezza dei cittadini.

Concludo dicendo che tutti quei giorni passati in collaborazione con le istituzioni, gli operai del Comune (che sono pagati per farlo), e alcuni cittadini, volontari anche loro, pur se sono state giornate lunghe e faticose fisicamente mentalmente, ne sono soddisfatta e orgogliosa, perché la sera avevo sempre qualcosa da raccontare a mio figlio che forse un domani si ricorderà nella sua generosità verso gli altri.

Ricordo inoltre che il VOLONTARIATO è qualcosa che si deve sentire dentro....e credetemi quando vi dico che fa male sentirsi fare certe critiche infondate da paesani, anzi da coetanei che li vedi tutto il giorno fuori dal bar o seduti sulle panchine ore e ore.....e non continuo...
Verrebbe voglia di farla finita, di chiudere questo tipo di attività così bersagliata ingiustamente da anni...(11 anni per l'esattezza!!), ma non vogliamo cedere a persone che infangano il nome e la nostra opera. Riteniamo che aiutare chi ha bisogno stia alla base di una sana convivenza civile e democratica e vi assicuro personalmente che ci adopereremo per questo nobile principio, indipendentemente da chi continuerà a parlar male.

Poi ci può stare che sbagliamo e quello che facciamo si possa migliorare....ma soltanto con spirito di sacrificio, soprattutto partecipazione e abnegazione e non con le chiacchiere da bar.
Crediamo in quello che si fa perché è più importante di quello che si dice.

Monia De Santis, della Protezione Civile




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