Succede a Tuscania 2012 - Toscanella - Il portale dei tuscanesi

L’amministrazione, tramite delibera di giunta, ha deciso di utilizzare una cifra complessiva di circa 8 mila euro per incaricare lo studio legale Pettinari-Oliva della difesa nel ricorso al Tar voluto, a proprie spese, dal consigliere di minoranza Regino Brachetti contro il comune stesso e nei confronti della provincia e della Società Terna S.p.A.

La richiesta del ricorso è “l’annullamento, previa sospensiva, e con ogni conseguenza di legge anche in ordine a spese, competenze ed onorari di giudizio, della deliberazione del consiglio comunale n. 49 del 3 ottobre 2011, concernente l’approvazione convenzione con la Soc. Terna per l’installazione nel territorio di Tuscania di una stazione 380/150KW da connettere in entra-esce all’elettrodotto Montalto-Villavalle”.

In questa convenzione, Terna si è impegnata a corrispondere al comune 740 mila euro “perché consapevole dell’elevato impatto ambientale e territoriale provocato dalla realizzazione dell’intervento su un’area del territorio comunale di Tuscania a vocazione agricola”.

Il parere favorevole della maggioranza a questo “scambio economico” ha provocato una furente discussione e molti l’hanno osteggiata apertamente per le possibili conseguenze, soprattutto riguardo i rischi che l’impianto potrebbe comportare per l’ambiente e la salute dei cittadini.

Tra questi, uno dei più accessi sostenitori del voto contrario, è stato proprio l’ex sindaco, ora capogruppo dell’Udc-Patto per Tuscania, il quale ha comunque deciso di appellarsi al Tar per diversi e più sottili motivi procedurali. “Brachetti- scrivono i suoi legali- non è stato posto in condizione di conoscere alcun atto relativo all’elettrodotto che Terna S.p.A. intende costruire”.

L’accusa in questo ricorso infatti, sostiene che non è stato seguito il regolamento comunale, secondo il quale i consiglieri devono ricevere tutti i documenti almeno tre giorni prima della votazione.

“Il consiglio comunale- proseguono i legali - ha votato senza neanche conoscere né il progetto, né lo stato del procedimento di autorizzazione dell’elettrodotto in esame”. Una situazione complessa e piena di retroscena, dato che la “scintilla” che ha fatto scoppiare la lite tra il Franco Ciccioli e Natali, che ha poi portato alla denuncia del presidente del consiglio comunale per la presunta aggressione fisica del sindaco nei suoi confronti, sembra sia stata esattamente la stessa.

Brachetti inoltre, ritiene che la maggioranza ha deciso di procedere senza fare le necessarie valutazioni di impatto ambientale e violando in questo modo diverse altre leggi e regolamenti, ancora una volta per “eccesso di potere”.

“L’amministrazione comunale- si legge nel testo del ricorso- sembra essere incorsa nel vizio di legittimità per aver contrattato l’interesse pubblico connesso alla destinazione urbanistica dell’area, nonché gli interessi pubblici di tutela ambientale e paesaggistica. Il comune, senza effettuare alcuna istruttoria in ordine al progetto in corso di realizzazione, ha illegittimamente accettato la somma di Euro 740 mila euro a titolo di compensazione ambientale”.

Stefano Mattei