Vendita di immobili comunali a Tuscania da parte del commissario straordinario Francesco Tarricone: il deputato del Partito democratico, Ugo Sposetti, ha chiesto al ministro degli Interni, Roberto Maroni, di avviare un'indagine per verificare la presenza di eventuali anomalie gestionali.
(Il deputato del Partito democratico, Ugo Sposetti)
Scopo dell'interrogazione è sapere le ragioni che hanno indotto il commissario straordinario del Comune di Tuscania alla vendita di due immobili pubblici di pregio, conoscere i criteri in base ai quali, nella procedura di alienazione, è stata decisa la vendita degli immobili, e non è stato, viceversa, stabilito di alienare edifici la cui cessione non avrebbe provocato l’impoverimento del patrimonio storico e artistico della Città.
Si vuole, inoltre, sapere quale sarà l’impiego del denaro ricavato dalla procedura di alienazione, tenendo anche conto che trattandosi di una procedura straordinaria, tale somma non produrrà effetti ripetibili in futuro. Infine, Sposetti intende conoscere le ragioni per le quali non è stata aperta una trattativa con la Ausl di Viterbo per la cessione dell’edificio che ospita gli uffici territoriali della stessa, anche in considerazione del fatto che il Comune potrebbe essere costretto, entro breve, ad accollarsi le spese della ristrutturazione dell'edificio in questione.
Di seguito, il testo dell'interrogazione:
“Al Ministro dell'Interno.
- Per sapere - premesso che:
in data 16 ottobre 2008, con deliberazione n. 26, il dott. Francesco Tarricone, Commissario Straordinario del Comune di Tuscania, in provincia di Viterbo, ha indetto un avviso d’asta per la vendita delle seguenti unità immobiliari, di proprietà comunale: fabbricato denominato palazzo “Maccabeo”; porzione di fabbricato denominato “Palazzetto Baronale;
alla procedura per il suddetto avviso d’asta è stato dato corso, con l’aggiudicazione, in data 26 novembre 2008;
i due edifici alienati facevano parte del patrimonio storico, artistico e culturale della Città di Tuscania;
il Comune di Tuscania ha, tra le sue proprietà immobiliari, altri immobili di minore valore storico e artistico, ma con una vocazione commerciale in grado di soddisfare eventuali richieste di mercato, tra le quali l’edificio che ospita gli uffici ceduti in affitto alla Ausl di Viterbo;
l’edificio di proprietà comunale adibito ai servizi Ausl necessità di importanti interventi di ristrutturazione e di messa a norma, dei quali dovrà farsi carico il Comune di Tuscania.
Se i criteri di attuazione e vendita rispondano a fini economici corretti;
se il Ministro in indirizzo non intenda promuovere un'accurata indagine sulla procedura adottata dal Commissario straordinario al fine di individuare eventuali anomalie gestionali”.