Chissà cosa direbbe Goffredo Oriolesi, storico maestro di musica degli anni 60/70 sapendo che ancora una volta risorge la banda cittadina.
“Finalmente la banda cittadina!”. Esprime così la propria gioia, Cristina Doganini, per la rinascita della banda cittadina. “Quasi tutti i tuscanesi, specie i giovani – argomenta Cristina - sanno che la nostra città da quasi un ventennio non possiede un proprio circolo musicale e se ne lamentano vivamente ad ogni occasione come una vergogna nostrana, causa delle amministrazioni comunali che spendono inutile denaro per chiamare le bande musicali e i cortei storici dei paesi circostanti anziché investire per crearne una nostra. Siamo soliti esprimere amarezza e molta critica senza pensare che ognuno può esprimere una scossa per la ripresa dell’attività musicale: suscitare l’orgoglio.
Nessuno fa nulla per cambiare la situazione e tentare di ricreare un punto d’incontro per i nostri musicisti, un circolo che torni ad essere vanto e orgoglio di tutti noi. Oggigiorno nessuno ricorda i tempi gloriosi e “storici” in cui la banda musicale di Tuscania era veramente un corpo artistico ufficiale che vinceva gare musicali a Roma, veniva chiamata a suonare a Viterbo per Santa Rosa e addirittura a Civitavecchia per il passaggio dei Reali; quando era un vero e proprio organo autofinanziato in parte dalle commissioni, in parte dal comune e retto da un rigido regolamento. Sarebbe veramente ardito aspettarsi ora un investimento del genere dal nostro Comune, specie in questi mesi in cui il commissario straordinario è impegnato a reperire a destra e a manca fondi per risistemare il bilancio finanziario.
Così c’ha pensato l’Università Popolare della Tuscia con l’impegno di appassionati come Ezio Brachetti, Francesco Nassi e Mario Stendardi a raccogliere un folto gruppo di circa quaranta strumentisti che ogni sera provano e riaccordano gli strumenti in attesa della prima.
Merito principale spetta al dott. Mario Ciccioli, Presidente dell’UPT, spirito romantico sempre attivo nel panorama sociale, che ha messo a disposizione le proprie strutture e i propri fondi per questa rinascita, sicuro che la cultura di un paese così ricco di storia accoglierà con grande entusiasmo l’evento atteso come occasione di aggregazione di tante famiglie coinvolte in questo lavoro. Lo stendardo e le divise sono pronte per questo debutto che si spera lascerà di stucco gli ultimi increduli e scettici. Per la vicina processione del Venerdì Santo farebbe sicuramente immenso piacere a tutti noi tuscanesi sentire la classica musica nostrana precedere la Madonna Addolorata suonata da quella romanticissima banda cittadina”.