SILVIO SHOGUN
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Luigi Cardarelli 12/12/2009 18.45.09
Sotto il profilo dell'immagine e della visione politica, sotto il profilo della percezione popolare è scontato che Fini, Napolitano, Casini e la corte costituzionale rappresentano l'aristocrazia, i boiardi, i poteri forti, in parole povere "l'ancien regime", il vecchio. Il presidente Fini, carezzandosi ripetutamente la cravatta, dà proprio l'impressione di essere nato dentro la camera dei deputati, magari sopra uno scranno. Sentendosi circondato e minacciato a morte, Silvio Berlusconi da Bonn ha parlato come uno "SHOGUN" giapponese, pur non possedendone l'etica , l'autorità e nemmeno la tempra morale.
Come sempre nei momenti difficili Silvio, dimentica il "fare", e si appella al popolo ricordando sempre che in una democrazia vera, niente e nessuno può cambiare il volere del popolo sovrano.
Il cavaliere dunque all'attacco in modo spavaldo, dimenticando che la nostra è democrazia parlamentare e non diretta, anche per le sue negligenze, inoltre che lui questa democrazia la fa governare a Previti, Mastella, Cosentino, Fazzone e via dicendo. Ma come può il cavaliere non rendersi conto, a parte i successi economici, dei rifiuti, sulla mafia, che localmente un branco di lestofanti, furbi, imbroglioni seguono la scia del PDL?
A livello centrale e mediatico il PDL tiene ma perifericamente è inseguita, come un gruppo do orsi dietro al miele, da stuoli di saltimbanchi, maggiordomi, riesumati politici. Si dirà giustamente che gli intrallazzatori vanno sempre dietro al potere, ma è anche vero che il PDL non fa proprio nulla per allontanarli, anzi li premia.
Rendiamo giustizia al cavaliere per i successi ottenuti, segnalando però che i metodi ed i sistemi di governo, che la filosofia politica del paese Italia, sono i medesimi di 30 anni fa. Urge un cambiamento di rotta totale, deciso, culturale, strategico, che non sia quello del "fare" ma dell'"essere". Oggi è arrivato per" Silvio Shogun" un bellissimo regalo da Palermo a firma dei Graviano; l'ennesima brutta figura dei magistrati, l'ennesimo spreco e sfregio del pubblico denaro, l'ennesimo uso politico della giustizia.
Fini dice di rispettare gli arbitri, gran sfoggio di cultura, ma se gli arbitri come spesso accade, sono dei venduti?Forse Silvio dovrebbe pensare che il voto non è tutto, che i voti non sono tutti uguali, che i voti presi cosi li ha saputi prendere anche Bassolino. Ricordo comunque al cavaliere l'aforisma del più titolato intellettuale di destra vivente, Alain de Benoist; "dopo l'ora più buia, arriva sempre l'alba"
LUIGI CARDARELLI