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CARO SPOSETTI, PERCHÉ DOVREI VOTARE PER IL PD?
Pubblicato da Arnaldo Sassi in TusciaWeb.it • 26/04/2009 1.20.29
di Arnaldo Sassi

Caro onorevole Ugo Sposetti, mi rivolgo a lei, quale illustrissimo e carismatico esponente del Partito democratico viterbese, per rivolgerle una semplicissima domanda, alla luce degli ultimi eventi che hanno caratterizzato la vita politica nazionale e della Tuscia: per qualche motivo (ammesso che ce ne sia almeno uno) alle prossime elezioni europee dovrei votare per il Pd?

Glielo chiedo perché mi sto interrogando da un pezzo e non riesco a trovare, nonostante mi sforzi di farlo, un input che mi faccia propendere per questa scelta.
Anzi, man mano che gli eventi si susseguono, aumentano il mio senso di delusione e – mi consenta – di profonda amarezza per un progetto (quello del Pd, appunto) nel quale io, come tanti altri, avevo creduto e che vedo dissolversi tra polemiche e interessi di parte.
Quando invece per me la politica continua a incarnarsi nel porsi al servizio degli altri e nella nobile arte di perseguire il bene comune.

Oggi fosche nubi si addensano sul futuro di questo partito, nonostante esista una base che avrebbe tanta voglia di riscattare le sconfitte più o meno recenti.
Se ne è avuta prova lo scorso ottobre, quando alla manifestazione di Roma centinaia di migliaia di persone hanno testimoniato la loro voglia di esserci, di partecipare, di sentirsi vivi, di fronte a un governo che non piace perché, al di là dei proclami – cosa nella quale Silvio Berlusconi, bisogna ammetterlo, è bravissimo – è molto attento a curare gli interessi di pochi, a danno di molti.

Si dice che il centrodestra abbia un padrone e non un leader (e questo è reale), mentre il modello proposto dal Pd sia profondamente diverso e nasca dalla partecipazione degli elettori e dei simpatizzanti. Ma è veramente così? O siamo all’ennesima puntata di “Scherzi a parte”?

Prendiamo due episodi avvenuti a Viterbo negli ultimi giorni: la defenestrazione dell’assessore provinciale Renzo Trappolini e le elezioni primarie a Tuscania. La prima è frutto di un’esigenza elettorale (non politica, badi bene) del solito partito dell’uno per cento, che detta le sue condizioni con la minaccia di mandare a casa l’esecutivo.

Esigenza che è diventata prioritaria anche se Trappolini – a detta di molti – è stato uno dei migliori assessori della giunta Mazzoli (mi riconsenta: tra l’altro giudico vergognoso dal punto di vista umano il fatto che la cosa gli sia stata comunicata ufficialmente solo dopo tre giorni che la notizia era uscita – e non smentita – su tutta la stampa locale).
E tutto questo si è verificato al termine di uno dei tanti balletti (legga: rimpasti) che hanno caratterizzato l’amministrazione di centrosinistra a palazzo Gentili.

Un’amministrazione che non ha certo brillato per efficienza, ma di cui si è parlato soprattutto per i suoi giochi di palazzo. Dico questo a lei, e non al presidente della Provincia, perché lei considera Mazzoli come un suo figlio e quindi ipotizzo che nei suoi confronti sia prodigo di consigli e suggerimenti dall’alto della sua esperienza e del suo carisma. Non mi sembra però, che questo suo interessamento abbia portato a risultati positivi. Anzi.

Ma il meglio di sé – mi ri-ricosenta – lei lo ha dato nell’ultimo week-end, quando ha bollato (alla faccia della sincerità) come estemporanea l’iniziativa delle primarie nel Pd di Tuscania, alla quale hanno partecipato oltre mille persone. Affermando, con la sicumera che le è propria, che il candidato comunque dovrà essere un altro.
Caro onorevole Sposetti, alla luce di tutto ciò, mi dica con estrema franchezza: perché dovrei continuare a votare per il Pd?

Ps: Sicuramente anche lei avrà avuto modo di vedere che nella Tuscia l’agone politico si è spostato, con toni molto sopra le righe, anche sui media locali, alcuni dei quali fanno un vero e proprio “tifo da stadio” nei confronti della propria parte politica a danno degli avversari. Uno sport che non mi piace, ma che alla fine mi lascia indifferente. Però ho notato che lei, non solo riesce a salvarsi dalle aspre critiche che vengono dedicate ad altri esponenti dei Pd, ma viene spesso lodato se non addirittura osannato. Come mai?

Arnaldo Sassi

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