DI STERILE C’È SOLO LA POSIZIONE DEL PD
Pubblicato da
Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 21/05/2009 17.48.06
DI STERILE C’È SOLO LA POSIZIONE DEL PD PER LA TUTELA DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE CI OPPORREMO SEMPRE ALLA CENTRALE A BIOMASSE DI QUELLA TAGLIA
“Finalmente: prendiamo atto della franchezza del Pd, seppur a scoppio ritardato. Se la nota diffusa dai democratici ha un pregio, questo riguarda, infatti, la chiarezza con cui il partito si è espresso, rispetto ad un argomento che segnerà per sempre il futuro della nostra Città. Ora sappiamo che c’è un filo, e speriamo solo questo, che lega la lista di Leopoldo Liberati a quella di Serenella Pallottini: è il sì al megaimpianto a biomasse da 10 mw di potenza”. E’ questo il commento del candidato sindaco della lista “Patto per Tuscania”, Regino Brachetti, a quanto dichiarato dal Pd locale, a proposito del progetto per una centrale a biomasse. “Per il Pd, dunque, a nulla vale il piano energetico della Provincia, ente a guida Pd, secondo il quale per la nostra zona è autorizzabile e sostenibile un impianto di una taglia massima della metà di quella prevista – prosegue Regino Brachetti -. Niente vale l’autorevole consulenza tecnico-scientifica, commissionata sempre dalla Provincia, con la quale si sollevano forti dubbi e decise critiche nei confronti di impianti di 10 mw, sostenendo che questi non solo sono estranei alla prassi più diffusa e scientificamente raccomandata, ma provocano anche forti problemi di inquinamento, dovuti all’enorme traffico dei mezzi pesanti necessari al trasporto del materiale da bruciare. A nulla, infine, servono le prese di posizione di rappresentative organizzazioni agricole, secondo le quali le vocazioni produttive locali verranno stravolte. Secondo la versione dei democratici, siccome esistono dei pronunciamenti giuridici, contro i quali, è bene ricordarlo, è ancora possibile ricorrere, che si sono espressi a favore del progetto, questo va assecondato supinamente. La vera presa in giro, però, sta proprio nel voler giustificare il proprio sì all’operazione col pretesto degli aspetti giuridici. Se si è a favore della centrale lo si dica chiaramente, senza cercare foglie di fico. A questo proposito ridicoli ci sembrano i proponimenti sul controllo dell'operazione, e i ragionamenti su indotto, vantaggi sociali e ricadute occupazionali. Il Pd, e la sua candidata, ci devono spiegare, infatti, come si conciliano le vocazioni del territorio, che a parole vogliono valorizzare, con la presenza di quel mostro. Secondo noi, peraltro, come abbiamo avuto già modo di sottolineare in passato, lo devono spiegare soprattutto: ai proprietari dei terreni adiacenti l’area dove l’impianto dovrebbe essere costruito; agli agricoltori; ai residenti nelle zone di rispetto dell’area individuata per la centrale; a coloro che credono che le ragioni del territorio prevalgano sugli interessi economici di pochi, e che forse qualche domanda sull’impatto che avrà l’impianto, in termini di traffico pesante, emissioni, condizioni sanitarie generali, se la fanno. Per quanto ci riguarda noi restiamo, e rimarremo comunque contrari ad un impianto di quelle dimensioni, pronti a discutere eventualmente di uno con le caratteristiche indicate dal Piano provinciale, e siamo intenzionati ad adottare tutti gli strumenti legali per opporci. Riteniamo anche che la centrale non sia un problema della sola Tuscania, ma che si tratti di una questione che riguarda tutto il comprensorio, i cui rappresentanti, forse, dovrebbero reagire, al pari nostro. Se poi per il Pd e per la sua candidata questa è sterile polemica, ne prendiamo atto, sperando che altrettanto facciano i cittadini: per noi si tratta, invece, di una legittima battaglia a tutela della salute della popolazione; dell’integrità del tessuto socio-economico locale; delle sue risorse storico-naturalistiche e ambientali. Saranno i tuscanesi a giudicare. Un’ultima annotazione riguarda la sorprendente folgorazione del Pd: solo qualche giorno fa la sua candidata sindaco, nel corso di un incontro pubblico, interrogata sull’argomento, ha preferito divagare, e parlare di “risolutivi” risparmi sui francobolli, per il risanamento le casse comunali” conclude Regino Brachetti.