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VIA VI FEBBRAIO 1971 RISCHIO INCIDENTI PER CADUTA DEL CEMENTO ARMATO
Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo • 03/04/2009 17.44.27

In Via VI Febbraio 1971, più precisamente nell’ultimo blocco di case, si stanno verificando una serie continua di distacchi di parti di calcestruzzo che ricoprono le armature in ferro dei solai. I residenti denunciano i rischi di incidenti che potrebbero essere causati da questi crolli.

Alcuni giorni fa Franco Fiorini il decano dei consiglieri comunali, si è recato nella sede dell’Ater di Viterbo per denunciare l’accaduto. “ Alcuni danni alle cose sono già stati provocati dalla caduta dei blocchi di calcestruzzo – racconta Fiorini – uno dei residenti ha avuto danneggiata la macchina che è stata colpita da diversi pezzi di cemento armato.

La cosa che mi preoccupa di più e che è stata più volte sottolineata alle autorità competenti dagli stessi inquilini della Gescal riguarda il fatto che proprio dove si stanno verificando questi crolli sono soliti giocare numerosi bambini. Fino a che i danni vengono arrecati alle macchine, anche se può dispiacere ci pensano le assicurazioni a ripagare, ma se viene colpito in testa qualche bambino allora la cosa può diventare drammatica e non c’è nessun risarcimento economico che può risolvere il problema”. Un problema del presente è invece dovuto alla scarsa attenzione che pongono i costruttori nella realizzazione delle costruzioni dei solai.

Questi cedimenti evidenziano anche altri problemi di natura tecnica, difatti il ferro dell’armatura del cemento armato ha bisogno di uno strato di calcestruzzo di almeno due o tre centimetri di ricoprimento per assicurare la buona conservazione dei ferri d’acciaio che costituiscono l’armatura. Se il ricoprimento dei ferri è insufficiente o addirittura assente avviene che il ferro tende a ossidarsi, cioè ad arrugginirsi e così facendo ad ingrossarsi.

Dall’ingrossamento dei ferri deriva una forte pressione sul calcestruzzo circostante, che si spacca e trasmette la pressione alle strutture di tamponamento, producendo nel tempo lesioni che portano al distacco in primo luogo degli intonaci. “ Invito chi di competenza – afferma Franco Fiorni – di mettere prima di tutto in sicurezza la zona dove si verificano i crolli e in modo sollecito di realizzare i lavori di consolidamento dei fabbricati lesionati”.

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