BIOMASSE: BOTTA E RISPOSTA TRA NATALI E BRACHETTI
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 02/10/2009 7.15.11
La centrale a biomasse ancora una volta al centro del confronto tra il sindaco Natali e Regino Brachetti capogruppo della lista Patto per Tuscania. Il sindaco Natali ha risposto nella forma scritta ad una interrogazione di Brachetti posta a chiusura del precedente consiglio comunale.
“Prendo atto con insoddisfazione della risposta alla mia interrogazione del 28 agosto scorso, avente per argomento il progetto per una centrale a biomasse nel territorio di Tuscania” ha affermato Regino Brachetti subito dopo aver chiarito che l’interrogazione aveva una valenza preminentemente tecnica. Nella risposta scritta il sindaco dopo aver ricostruito tutti i passaggi tecnici, amministrativi, legali della vicenda del progetto della centrale a biomasse di Tuscania ha concluso affermando: “l’amministrazione intende rispettare il contenuto e le prescrizioni di cui alla Determinazione Dirigenziale ed al successivo Atto autorizzativo; questa Amministrazione non ha intrapreso, e non intende intraprendere alcuna azione giudiziaria in quanto non appaiono sussistere gli elementi giuridici a supporto per poter contestare la decisione del Commissario ad Acta, senza incorrere nella serio rischio di dover subire una pesante azione risarcitoria;
E’ prioritario moralmente e garantito dalle norme vigenti, l’interesse e l’obbligo di questa Amministrazione alla tutela della salute della popolazione, il rispetto del territorio e dell’ambiente, con l’applicazione di tutti i poteri dalle leggi conferite all’autorità comunale che a tal fine, scevra da strumentalizzazioni di sorta, valuterà attentamente ogni aspetto derivante dalla realizzazione di tale progetto ed ogni possibile sua ricaduta, nel rispetto delle leggi vigenti in materia, per non incorrere, come già accaduto nella passata amministrazione Cappelli, in errori che causerebbero altri ingenti costi alle casse Comunali e grave rischio di danno ai cittadini ed all’erario”.
A tutto ciò Regino Brachetti ha replicato con delle osservazioni di carattere politico affermando che l’amministrazione Cappelli ha fin dalla sua prima riunione espresso un indirizzo nettamente contrario alla realizzazione della centrale per cui è completamente arbitrario e paradossale rimproverare la giunta Cappelli per non aver impedito che l’impianto venisse approvato con esito positivo nelle varie conferenze di servizi, la decisione di contrastare la realizzazione della centrale non è nata da un capriccio dell’amministrazione dell’epoca, ma da alcune serie e oggettive preoccupazioni, legate alle dimensioni del progetto, alla sua incomparabilità rispetto al livello normale delle iniziative di questo tipo, e ai rischi di riflessi negativi per la vocazione e le caratteristiche agricole, turistico-ambientali, naturalistiche del territorio, per la rete viaria e in quanto si tratta di un progetto in contraddizione con gli indirizzi in tema di fonti energetiche alternative approvati con diversi atti dalla Provincia di Viterbo.
Sul pericolo di un eventuale risarcimento dei danni alla società proponente nel caso di un contenzioso, Regino Brachetti dopo aver argomentato in maniera dettagliata ha concluso dicendo: “la richiesta risarcitoria appare in sé nient’altro che una forzatura, e l’importo di cui si parla nella sua risposta un esercizio di fantasia, che troverà le adeguate risposte. Sappia, infatti, che nel paese, tra la gente, continueremo la battaglia per verificare la piena legittimità del procedimento seguito per l’autorizzazione della centrale a biomasse, per dimostrare le contraddizioni e le inesattezze di un provvedimento autorizzativo che avrebbe meritato anche da parte di questa amministrazione qualcosa di più della acritica e generica adesione che traspare dalla sua risposta”.