VENERDÌ SANTO LA PROCESSIONE DELLA MADONNA ADDOLORATA DI TUSCANIA
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 10/04/2009 16.09.29
L'immagine della Madonna è portata in solenne processione la sera del Venerdì Santo, l'Addolorata è seduta sotto la croce con ai piedi il Cristo morto. La processione si snoda tra fitte ali di gente raccolta ed orante sommessamente, mentre le finestre ed i balconi delle case, gremiti di persone, sono devotamente illuminati.
La processione si apre con penitenti incappucciati e vestiti con lunghe tuniche bianche, trasportanti simboli della Passione, grandiose croci luminose o trainanti pesanti catene legate alle caviglie. Poi seguono le donne, vestite di nero, con il volto coperto da un velo, recanti candele, quindi la banda musicale ed infine il clero.
Sostenuta dai suoi Araldi, sul trono scintillante di luci, l'Addolorata è seguita da una fiumana di popolo. Vi sono molte processioni in Italia rievocanti la Passione di Cristo, in cui gente in costume dell'epoca, raffiguranti Cristo, Pilato, le Pie Donne ed altri personaggi delle antiche iconografie tolgono a questa espressione di ingenua religiosità il misticismo ed il raccoglimento doveroso e necessario.
Tuscania con la sua Addolorata, che rammenta la stupenda, marmorea Pietà di Michelangelo, rievoca la Passione del Cristo con la Corredentrice in maniera mistica, religiosa. Non è raro che durante il percorso si chieda di far sostare l'Immagine davanti alla casa di qualche infermo, perché questi possa vedere l'Addolorata e chiedere alla Vergine aiuto e protezione.
Per tradizione l'Addolorata, una volta uscita in processione dalla chiesa di San Giovanni, deve terminare il suo percorso e rientrare nella sua chiesa: questa tradizione ha spesso fatto assistere a scene commoventi da parte degli Araldi che incuranti delle avversità atmosferiche hanno comunque portato a termine il trasporto.