DARIO MENCAGLI: RIFLESSIONI SULLE PRIMARIE
Pubblicato da
Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 26/04/2009 1.51.13
Dario Mencagli ha trovato importanti motivi per proporre alcune riflessioni sulle primarie del PD che si sono svolte recentemente a Tuscania. “I motivi: è la prima volta che si fanno a Tuscania, è la prima volta che votano giovani con meno di 18 anni, c’è stata una partecipazione interessante: 1039 votanti che si sono espressi per Serenella Pallottini (60,5%), Pino Potestio (38,2%), 12 schede nulle o bianche.
Mi interesso da sempre del sociale a Tuscania. Penso che, per la soluzione dei problemi nel nostro paese, è fondamentale la partecipazione della gente. Per questo, le primarie possono dare un aiuto. Il MASCI (Movimento adulti scout), in collaborazione col preside della facoltà di Sociologia, Mario Morcellini, qualche anno fa, aveva promosso un’inchiesta sulla condizione dei giovani a Tuscania.
Il lavoro era stato preparato e presentato da una studentessa, Elisa Ponziani. Purtroppo la cosa non ha avuto seguito, almeno fino ad oggi. Consultando la lista degli elettori che si sono registrati al voto, si tratta di un atto pubblico, e credo, di un elenco consultabile, è possibile tirare fuori alcuni dati: quanti donne e uomini hanno votato, per capire se il sesso dei votanti può aver influito sulla vittoria di una donna. È la prima volta, dopo tanti anni, che una donna si candida a Sindaco. Si può verificare quanti giovani con meno di 18 anni hanno votato e quali sono le varie fasce di età per capire quali gruppi partecipano di più alla vita politica.
Altri dati si possono ottenere perché le primarie si sono svolte in piccolo centro dove tutti si conoscono. Lo suggerisco al preside Mario Morcellini, come argomento di una tesi su Tuscania, continuazione della precedente, sui giovani, ma allargabile a tutta la società Tuscanese. E’ una cosa che potrebbe fare anche lo stesso PD, dato che ha già lanciato un questionario per conoscere meglio le opinioni dei tuscanesi.
Con gli elenchi degli elettori che hanno votato garantendo l’anonimato, è possibile andare a chiedere altre informazioni: per chi hanno votato in una specie di exit-poll, come hanno conosciuto il candidato da loro votato,perché lo hanno votato e se le informazioni ricevute sono state sufficienti. Nel caso, per questioni di privacy, non si potesse avere l’elenco, i ricercatori possono con facilità rintracciare un campione sufficiente di persone da intervistare, domandando in giro: tutti si conoscono, in tanti hanno visto i votanti e in tanti hanno voglia di essere intervistati e dire la loro.
Qualche nota sulle modalità di svolgimento delle primarie: durante le primarie non ci sono stati né incontri, né comizi, né manifesti, né volantini, né articoli, né interviste a giornali, radio, TV, Internet, per far conoscere ai tuscanesi i due candidati, i loro programmi, le loro idee, le differenze tra loro.
I tuscanesi hanno avuto due nomi soltanto da votare. Sono state presentate come “primarie di coalizione”, ma, di fatto, c’è stato solo il PD. Era stato previsto che i votanti avrebbero firmato di accettare il programma del PD, ma non è stato presentato nessun programma”.