Polemiche sulla centrale a biomasse
Pubblicato da
Valeria Sebastiani in
Nuovo Viterbo Oggi 21/05/2009 5.01.22
Che la Costruzione della centrale a Biomasse abbia innescato una vera e propria lotta tra gruppi politici contrapposti ormai è assodato così come c’era da aspettarsi che sarebbe spuntata fuori in campagna elettorale. Il PD locale in un comunicato inoltrato alla stampa grida all’eversione, alla polemica politica, strumentale e pre-elettorale di quanti continuano ancora ad avversare il progetto Biomassa, riferendosi esplicitamente alla lista civica ‘Patto per Tuscania “Gli organi della giustizia amministrativa a tutti i livelli ed in più di una occasione hanno dichiarato legittimo il progetto della centrale a biomasse di Tuscania. Dopo un rimpallo estenuante e per certi versi umiliante dei centri decisionali dell’amministrazione provinciale, il Prefetto di Viterbo ha dato esito alle sentenze del Consiglio di Stato nominando un commissario ad acta. A questo punto chiediamo alla lista “Patto per Tuscania”: non considerate eversivo disattendere le sentenze del Consiglio di Stato? Riconoscete alla democrazia e ai distinti ruoli dei poteri piena legittimità? Volete evitare ulteriori buchi al bilancio comunale per il pagamento dei danni come già avvenuto per il Bar Cencina, i 5 disabili, la Tuscania Parking, problemi che voi conoscete bene ? Se la vostra risposta è sì, fatela finita di prendere in giro i cittadini di Tuscania. Il Pd, preso atto di questa situazione in merito alle problematiche legate alla centrale a biomasse, ha le idee ben chiare: invece della sterile polemica pone la massima attenzione sulle necessarie attività di salvaguardia da mettere in atto per eliminare qualsiasi rischio per la comunità dal punto di vista ecologico e logistico, pretendendo al tempo stesso che l’ iniziativa porti il massimo vantaggio ai cittadini tutti attraverso la possibilità di occupazione, la creazione di un indotto e vantaggi sociali.” Dall’altra parte il Patto per Tuscania risponde per le rime e sulla centrale a Biomasse ha le idee ben chiare come ha più volte ribadito anche negli incontri pubblici degli ultimi giorni. “Nessuna polemica strumentale sulla biomassa, ma se biomassa deve essere che ci si attenga alla normativa provinciale dei 5 Mw, riguardo ai vantaggi sociali, al di la dell’enorme quantitativo di autotreni che si troverebbero a transitare per il paese e al peggioramento ambientale già duramente provato dalle altre tre centrali nelle immediate vicinanze e la prossima costruzione dell’autostrada, non crediamo ve ne siano di così rilevanti.- ha dichiarato lo stesso Brachetti durante la presentazione della sua lista- Lo sviluppo del paese che intendiamo noi è nel rispetto della piena salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini.”Come è chiaro la polemica non finirà qui, i nostri politici, tutti nessuno escluso, così ben intenzionati farebbero meglio a spiegare ai cittadini in che modo abbiano intenzione di tutelarli e a prodigarsi per organizzare magari dei confronti aperti al pubblico tra le società interessate a progetti bio-massa simili, cittadini, esperti in materia ambientale e scientifica. In tutto questo, ci si chiede cosa ne pensino realmente i cittadini di Tuscania che sembrano rimanere impassibili di fronte a questioni che li riguardano tanto da vicino. La questione Biomassa non può diventare argomento di campagna elettorale per promettere futuri lavorativi più rosei o ambienti più sani che sia, la questione Biomassa ricadrà direttamente nel bene o nel male, sul futuro del paese. Tutte le guerre condotte nella nostra provincia contro le tre centrali del litorale non sono purtroppo andate a buon fine, la storia della conversione a carbone della centrale di Civitavecchia insegna e non si riesce ancora a comprendere come un territorio esiguo come il nostro per densità di popolazione, debba farsi carico di una così alta produzione di energia, contro ogni politica di sviluppo sostenibile tanto decantata dai nostri politici, locali, nazionali ed internazionali ma altrettanto rapidamente e misteriosamente dimenticata quando si tratta di decidere ..speriamo che la vicenda Biomasse possa vedere la partecipazione attiva della cittadinanza nella scelta del suo futuro, magari con l’attuazione di un referendum che possa dar atto alla voce della gente che, non si capisce perché, sulle questioni energia, è sempre tagliata fuori, esclusa, anche quando l’energia crea dei mostri alle porte delle nostre case .
Valeria Sebastiani