GETTATA NEL FIUME LA CASSA AUTOMATICA DEI TICKETS DEL PARCHEGGIO DIVELTA IN PIAZZA BASILE
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 14/05/2009 4.17.50
Aveva fatto molto scalpore, il gesto vandalico compiuto alcuni giorni fa in Piazza Basile, dove ignoti ladri avevano divelto ed asportato una delle casse automatiche per la riscossione dei parcheggi. Si sono succedute numerose prese di posizione finalizzate a condannare il gesto vandalico.
Martedì scorso, alcuni pescatori che stavano esercitando il loro sport preferito, nei pressi del ponte sul fiume Marta in Strada Cartiera hanno rinvenuto la cassa rubata. A questo punto cade completamente l’ipostesi del furto finalizzato alla rivendita sul mercato clandestino gestito dai ricettatori, ipotesi che in un primo momento sembrava la più avvalorata in quanto la macchina divelta e trafugata poteva assumere un valore di qualche migliaio di euro.
Dopo il ritrovamento in fondo alle acque del fiume Marta della colonna elettronica si può con certezza affermare che quanti hanno compiuto il gesto lo hanno fatto esclusivamente per dimostrare in modo barbaro e incivile la loro contrarietà all’istituzione dei parcheggi a pagamento in Piazza Basile.
“ Quanto è accaduto mostra il grado di inciviltà che abbiamo raggiunto in questo paese – sostengono molti cittadini – ci sono modi e modi per protestare. Chi ha compiuto questo gesto ha arrecato un danno a tutti i cittadini e non a quanti hanno deciso i parcheggi a pagamento”.
Il sistema dei parcheggi a pagamento è utilizzato in tutto il mondo, solitamente è una politica estesa su tutto il territorio urbano, con tariffe crescenti man mano che ci si avvicina al centro cittadino. L’obiettivo è quello di educare all’uso razionale di una risorsa scarsa quale è il suolo pubblico urbano.
E’ vero che in molte realtà il parcheggio a pagamento è uno strumento usato per far cassa, forse in modo sbagliato, ma il comune considerata la disastrosa situazione economica in cui versa se taglia questi introiti dovrà recuperarli da qualche altra parte, magari in maniera meno equa rispetto alle “strisce blu”, considerando anche quanto si è pesantemente ridimensionata anche l’entrata costituita dall’Ici.