BOSCO RISERVA: RIPRISTINATI TUTTI I PERCORSI PEDONALI L’INIZIATIVA A CURA DEI CACCIATORI IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 04/11/2009 7.50.31
Alcuni anni fa l’amministrazione guidata da Tonino Peruzzi fece ripulire tutte le strade antincendio realizzate all’interno degli ottocento ettari del bosco comunale riserva. Un intervento dalla doppia valenza, legato alla sicurezza per l’accessibilità dei mezzi antincendio e sportivo perché facilitava le battute di caccia al cinghiale e l’attività di trekking e mountain bike.
Trascorsi diversi anni però il sottobosco si è rimpossessato delle strade e dei sentieri, rendendo vano quanto positivamente fatto.
Alcune settimane fa i cacciatori che si dedicano alla “cacciarella” all’interno della Riserva, guidati dal presidente Aldo Mearelli, in collaborazione con gli operai del comune ed in particolare dell’operatore tecnico Giuseppe Mancini hanno provveduto a ripristinare tutte le strade. L’operazione di pulizia è stata molto laboriosa perché in alcuni tratti del bosco la vegetazione è diventata molto rigogliosa.
Adesso tutte le sezioni del bosco sono perfettamente raggiungibili dai mezzi di soccorso. “ La possibilità di attraversare gli ottocento ettari di bosco – afferma il cacciatore Osvaldo Salvatori – costituisce una bene pubblico perché tutti possono beneficiare della bellezza del nostro patrimonio ambientale.
Mi riferisco per esempio alle scolaresche che possono raggiungere alcune zone di enorme valenza archeologica ed ambientale per vedere da vicino le vestigia dei nostri avi etruschi e romani oppure per imparare a conoscere le varietà arboree della macchia mediterranea. Il bosco è anche un ambiente incontaminato dove poter esercitare l’attività podistica e il ciclocross, gli scout di Tuscania possono realizzare campeggi ed uscite.
Insomma quanto realizzato dai cacciatori non è stato fatto solo per facilitare le battute di caccia al cinghiale. Sarebbe opportuno che i sentieri realizzati venissero evidenziati in una cartina topografica così come ha fatto l’amministrazione provinciale per i sentieri lungo il fiume Marta”.