ELETTRO SKULTUR – FORME SONORE TRA METALLO E LEGNO.
Il Giardino della Biblioteca di Tuscania, Ex Chiesa di Santa Croce, si è distinto nuovamente come uno dei luoghi più suggestivi e interessanti della città. L’evento Elettro Skultur, che si ripete stasera, inserito nel programma del “Festival Paesaggi di Suoni”, è stato ideato e curato da due giovani artisti tuscanesi Marco Alexandro Ippoliti, artigiano e scultore e Toto Carlini, musicista, ha riscosso un grande successo di pubblico.
All’interno del giardino si è creata un’atmosfera densa di fascino con le opere degli artisti, integrate sobriamente nel paesaggio, e la musica che accompagnava il percorso. Una degustazione di Artemisia Absinthe, servito “alla parigina” con zolletta di zucchero alla fiamma, come insegna Gianfranco Scriboni, sommelier e “mixologo” nonché produttore ha contribuito a creare un’atmosfera conviviale tra i partecipanti che hanno sostato nelle diverse aree del giardino per tutta la durata dell’evento.
La Chiesa ospitava la mostra di gioielli, mosaici e oggetti d’arte in pietra e scagliola sapientemente realizzati da Donatella Servidio e Sara Ippoliti. Musica, arte, paesaggio, natura e sapori si rivelano, sempre con più forza, gli ingredienti fondamentali di questo Festival, attorno al quale si sviluppa un interesse sempre più forte da parte della popolazione locale, con un importante e significativo coinvolgimento del pubblico locale, tra cui molti giovani, e proveniente dalle provincie circostanti per godere degli spettacoli in programma e degli splendidi scorci offerti dalla città.
Una performance musicale per basso elettrico e batteria a cura di Toto Carlini con Pino Perla con la partecipazione di Don van Kampen, ha accompagntoa con sonorità derivanti dalla fusion e dal drum & bass il percorso visivo e acustico della mostra Elettro Skultur. La mostra è ispirata alla lavorazione di materiali di recupero diversamente elaborati nei differenti stili dagli artisti Marco Alexandro Ippoliti, X.o., Jacopo Mandich, con la partecipazione straordinaria di Sante Bassanelli “Il Selvaggio”.