Per decenni e decenni la sinistra e i comunisti avrebbero voluto il cambiamento del "sistema", la fine della borghesia e del capitalismo, un mondo nuovo e l'avvento del "sol dell'avvenire". Per decenni i "compagni" hanno parlato di rivoluzione e novità, di terzomondo ,di poveri e di affllitti, di disperati. Poi dopo la caduta del Muro e la condanna della storia, sistemate mogli e figli in "posti" sicuri, e dopo aver fatto carriera logicamente con lo stato,si sono dati al cinema, all'arte, alla tv.
Adesso negli ultimi anni gli ex compagni sono i più strenui difensori della costituzione, delle istituzioni, dello stato, delle banche ,della consulta e dei "poteri forti". I poteri forti sono quelli che non si possono cambiare, neanche con le elezioni. Sono anche i maggiori sostenitori dello "status quo", del vecchio regime, dell'aristocrazia dal momento che respingono "in toto" qualunque idea di cambiamento, sopratutto costituzionale.
Loro amano le garanzie per tutti, ma più che altro per se stessi, prediligono sempre e comunque lo stato anche se è "uno stato contro il cittadino". Dopo aver rappresentato per anni in tv, per la sinistra il vero lavoro è in tv, operai e lavoratori con attori e vallette, presentatori e cantanti e dopo esser passati dal Che Guevara a Veltroni, ora si ritrovano in netta minoranza nel paese. Malgrado ciò non si vergognano di mandare Nicki Vendola a dare lezioni in tv, dopo aver dimissionato una intera giunta indagata. Non è facile per il Pdl contrattaccare con forza, visto com'è ripieno di ex dc e psi; altro che centrodestra, questi vogliono rivalutare Craxi!
Questo stato dove la sinistra spadroneggia e dove la corte costituzionale è dio(con stipendi da wall street ma a vita), ha condannato dei giovani di destra a 10 anni per dei disordini dopo la morte del tifoso laziale Sandri.
L'agente Spaccarotella, che il Sandri lo ha ucciso, è stato invece condannato a 6 anni, mi pare.
Queste sono le istituzioni di garanzia, le leggi, i giudici, gli arbitri come dice il presidente Fini, che noi dovremmo rispettare, plaudire, osannare. Si dimentica, visto che arbitro è anche lui, che la storia ed il costume italiano sono pieni di arbitri venduti e cornuti; fa testo una sentenza di pochi giorni addietro(Giraudo).
Certo che forse la figura del politico Berlusconi non è "istituzionale" ma far credere che sia lui la sola anomalia italiana, fa passare i "compagni" ed il resto per alieni. Chissà che un giorno, magari su Marte, vinceranno di nuovo.
LUIGI CARDARELLI