LA RACCOLTA FANTASMA
Pubblicato da
Valeria Sebastiani in
Nuovo Viterbo Oggi 08/09/2009 8.23.26
All’ultimo consiglio comunale nessuno ne ha parlato, l’amministrazione sembra non farci caso eppure i cittadini continuano a lamentarsi e ormai da diverso tempo: è il problema della raccolta differenziata.
Da anni ormai, in numerosissime aree verdi in giro per il paese sono stati installati contenitori per la raccolta differenziata: campane che contengono sacchi sotterranei per la raccolta di vetro, carta e plastica, un progetto avviato dall’amministrazione Cappelli, vanto dell’assessore Augusto Ciccioli. La raccolta fin dall’inizio incontrò alcuni problemi: se i contenitori per il recupero erano frutto di un progetto gratuito così non era per la raccolta a spese del comune.
Tra alti e bassi la differenziazione venne comunque portata avanti fino alla caduta dell’amministrazione, poi, all’improvviso, interrotta lasciando come souvenir i raccoglitori. Nessuno si è premurato di informare i cittadini sulla sospensione del servizio e in molti ancora oggi continuano a provvedere alla differenziazione dei rifiuti che depositano puntualmente nelle aree verdi interessate dai punti di raccolta. Il risultato? Più che aree verdi Tuscania è invasa da numerose piccole discariche a cielo aperto che costellano i quartieri cittadini, maleodoranti e antiestetici.
A rendersi complici involontari della beffa, gli operai della nettezza urbana che sollecitati dalle lamentele di cittadini e commercianti, soprattutto nei luoghi di maggior visibilità, passano a ripulire le aree verdi dai sacchetti dei rifiuti ammassati all’esterno delle campane e non certo differenziandoli, che puntualmente tornano a riempirsi. Di chi la colpa?
Non certo dei cittadini che ignorano la sospensione della raccolta. Se rimuovere le campane comporta troppa spesa o se si spera, come più auspicabile, in futuro di riavviare l’iniziativa, basterebbe sigillare le campane e affiggervi cartelli dove si spieghi che la raccolta differenziata dei rifiuti è sospesa. Non basterebbe questo a risolvere il problema ma almeno si ostacolerebbe il degrado urbano e si risparmierebbe ai cittadini uno sforzo inutile.
Certo è che Tuscania meriterebbe di guadagnare punti in fatto di civiltà e non è certo ne segno di civiltà, ne lezione per le generazioni future, un paese dove non si dimostri rispetto per le problematiche ambientali, problematiche come quelle dei rifiuti che riguardano tutti da vicino e non solo che potrebbero avere pesanti conseguenze proprio sulle generazioni future in questione.
Valeria Sebastiani