INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE REGINO BRACHETTI IN DATA 28.08.2009.
Premesso che:
• Il Commissario ad acta nominato dal prefetto di Viterbo in attuazione di un’ordinanza del Consiglio di Stato ha disposta l’autorizzazione, con alcune prescrizioni, alla realizzazione della centrale alimentata a biomasse nel territorio di Tuscania;
• Questa decisione solleva molti dubbi e perplessità di ordine tecnico e giuridico, ponendosi peraltro in contrasto con gli indirizzi provinciali in tema di fonti energetiche alternative, e trascurando l’esistenza, nell’area dove è prevista l’ubicazione della centrale, di vincoli idrogeologici troppo superficialmente ritenuti superabili;
• Questo Comune ha sempre espresso e mantenuto una posizione contraria alla realizzazione della centrale in oggetto, mai per motivi personali o per contrarietà ideologica a questo tipo di iniziative, ma unicamente perché la dimensione della centrale, assolutamente esorbitante da quanto normalmente previsto per progetti del genere, la sua collocazione, apparivano e appaiono pericolosi sul piano dell’impatto ambientale e contrastanti con le caratteristiche agricole e turistico - archeologiche del territorio di Tuscania, e con le prospettive di sviluppo che questo territorio ha in questi settori;
• Il provvedimento autorizzativo del Commissario ad acta può e deve essere impugnato al fine di verificarne la legittimità e per difendere gli interessi della comunità tuscanese;
INTERROGA
Il sindaco al fine di sapere
• Quando è stata comunicata ufficialmente al Comune l’adozione del provvedimento di autorizzazione,
• Qual è la posizione dell’attuale amministrazione in ordine al progetto;
• Se il Comune ha intrapreso o intende intraprendere iniziative legali e giudiziarie per contestare la decisione del Commissario ad acta;
• In caso contrario, quali sono i motivi per i quali il Comune ritiene di non opporsi alla realizzazione della centrale a biomasse;
• Se l’Amministrazione intende sollecitare, come sarebbe opportuno, un pronunciamento della popolazione, nelle forme previste dal testo unico sull’ordinamento degli enti locali e dallo statuto comunale (referendum consultivo, consultazione), in merito al procedimento in oggetto e alla determinazione da assumere;
• In relazione alla presente interrogazione si richiede risposta scritta nei termini e con le modalità previste dalla Statuto e dal regolamento consiliare.
Regino BRACHETTI
http://www.reginobrachetti.it