COOPERATIVA LAVORATORI DELLA TERRA CAMBIO AL VERTICE DOPO LE RECENTI POLEMICHE
Pubblicato da
Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 30/06/2009 18.22.49
Cambio della guardia alla cooperativa Lavoratori della Terra. L’assemblea dei soci riunita per approvare il bilancio e per procedere al rinnovo delle cariche sociali, dopo tanti anni ha cambiato radicalmente l’organo di direzione.
Alla chiusura delle urne per il nuovo CdA è risultata vincitrice con 76 voti la lista n° 2 composta da Benedetto Moretti, Giuseppe Fulgensi, Alessandro Ciancaleoni, Paola Meloni, Angela Pontecorvo, Gianfranco Severini e Benito Raso. La lista N° 1 composta dal CdA uscente rappresentato da Giancarlo Moschini, Carla Salvatori, Giuseppe Telluri, Giovanni Pettinari, Marino Marini, Roberto Vitali e Francesco Luchetti ha ottenuto 64 voti. Nella lunga storia della cooperativa non era mai risultata una così grande partecipazione al voto.
“Sono venuti a votare soci che non si sono mai minimamente interessati della cooperativa – afferma uno dei componenti del CdA uscente – sono state usate falsità e promesse ridicole per cercare di accaparrarsi il voto”. L’accanimento nella lotta per il controllo della cooperativa “rossa” scaturisce dalla perdita dei creazione della sezione dei soci onorari. “ Abbiamo semplicemente preso atto della legge di riforma del diritto societario che prevede il mantenimento della qualifica da socio ordinario solo ai possessori di partita Iva da coltivatore diretto o da imprenditore agricolo – dice amareggiato un ex amministratore – non abbiamo voluto cacciare nessuno.
E’ la legge che prevede tutto questo”. La lista che ha vinto le elezioni e che ha già provveduto a riunire il CdA per l’elezione del nuovo presidente è pronta alla modifica statutaria per riammettere tutti i soci che sono stati declassati e che hanno perso l’elettorato attivo e passivo.
“ Bastava semplicemente applicare le norme dello statuto e del codice civile – sostengono i vincitori – i soci hanno il diritto di essere informati ufficialmente e con raccomandata se vengono assunte decisioni nei loro confronti. Invece sono state fatte le liste di proscrizione, hanno buttato fuori solo chi ritenevano loro avversario. All’assemblea non hanno fatto votare soci in possesso di regolare certificato di iscrizione al registro imprese della camera di commercio, quando il socio Pica ha protestato gli è stato risposto che si trattava di una svista. La cooperative e i diritti dei soci non sono barzellette.
Adesso però è finita l’epoca della dittatura”. Lunedì scorso davanti alle sede della cooperativa in Piazza H.C. Andersen mentre era in corso l’assemblea dei soci, gruppi di persone, commentavano la situazione della cooperativa:
“ Ormai l’agricoltura e le caratteristiche geomorfologiche dell’azienda di Pajeto non garantiscono più il reddito degli anni passati – afferma un ex consigliere – la nostra gestione è stata sempre oculata, abbiamo garantito il lavoro ai dipendenti fissi ma anche a tanti braccianti stagionali, adesso vedremo cosa sapranno fare quelli che criticavano seminando zizzania”.
Il nuovo CdA sembra intenzionato ad elaborare un progetto di sviluppo per cercare di offrire ai soci maggiori benefici: “ La cooperativa è nata per aiutare tutti i soci – afferma il futuro presidente – è questo è il nostro unico obiettivo. Con una migliore organizzazione ed un maggiore controllo sui centri di spesa e dei ricavi siamo sicuri di potercela fare”.