Succede a Tuscania - Articoli 2009       

In uno dei suoi capolavori"rivolta contro il mondo moderno", Julius Evola afferma che nella cultura indo-aria, il bene supremo è la verità.

Credo che fra la maggioranza del consiglio comunale di Viterbo, due o tre persone conoscano questo libro.

Purtroppo l'unica cosa di destra rimasta, se mai esistita, dell'amministrazione Marini, sono i posters di Ezra Pound nell'ufficio di un assessore.
Per tutto il resto sembra di essere tornati alle giunte democristiane degli anni 80, forse ancora peggio.

Quei pochissimi, dico pochissimi, che si sentono un pò di destra, si nascondono sotto i banchi timorosi e vergognosi, non riescono quasi a parlare, neanche a farsi sentire.
Come dice Marcello Veneziani, nessuno ha il diritto di ergersi a stabilire chi è di destra e chi no, tantomeno io; credo che negli ultimi anni si sia usciti fuori del seminato, elettorato compreso.

Penso semplicemente, che Viterbo e provincia per quanto piccoli ed intellettualmente non ricchi, abbiano la capacità e il diritto di farsi rappresentare in modo migliore, da quello che ci ha dato il PDL di recente.

Credo che una maggioranza di "indagati", "avvisati", e con uffici "incarcerati" debba prendere in seria considerazione l'idea che sarebbe meglio smetterla.
Sarebbe ora, magari anche litigando di brutto, di dare ai viterbesi delle leaderships più degne, più serie, di quelle attuali.

Già sento che qualcuno potrebbe obiettare, "ma questi hanno preso tanti voti, sono legittimati dal popolo".

Ricordo ai miei ex camerati, che Andreotti pure fu legittimato per decenni dal popolo, ma noi non corremmo a fare la tessera della DC, bensì della Giovane Italia.
Se qualcuno non riesce a dimettersi, si faccia almeno sentire, urli, proclami i suoi ideali e le sue idee, se ancora ne ha.

Come diceva Ezra Pound "se un uomo non rischia qualcosa per i suoi ideali, vuol dire che i suoi ideali non valgono niente o lui non vale niente".

Naturalmente Pound sottointendeva, che per rischiarli, gli ideali bisognava anche averli.

LUIGI CARDARELLI.