La settimana scorsa l’assemblea degli artigiani aderenti alla CNA ha eletto il nuovo presidente locale. A rappresentare l’associazione è stato chiamato Maurizio Ciccioli, giovane imprenditore del settore edile. Il compito del neo presidente non sarà facile, a Tuscania alle difficoltà generali del settore legate alla crisi economica generale si sommano quelli causati dai ritardi endemici nelle politiche di sviluppo del settore.
Il caso più eclatante è quello rappresentato dall’incompiuta della zona artigianale. Una pagina bruttissima della storia moderna di Tuscania. La Zona Artigianale, definita dalla vigente normativa come Piano per gli Insediamenti Produttivi, nasce ovviamente come strumento di pianificazione territoriale per favorire lo sviluppo delle attività artigianali e la nascita di nuove imprese oltre ad avere, come ricaduta di ordine generale, un miglioramento della qualità di vita della città riportando, in un unico contesto urbanistico, quelle attività che, per propria natura, costituiscono disagi, fastidi o problemi per il resto della cittadinanza.
Di tutto ciò si sono fatte carico, con scarsi risultati, le varie amministrazioni che si sono succedute da quasi 30 anni ad oggi. Le vicende della realizzazione della Zona Artigianale possono quindi essere considerate “storiche”.
Ancora oggi e nonostante la costituzione di un consorzio ed un primo finanziamento della Regione Lazio le imprese che operano nel PIP non hanno i servizi più elementari: acqua, strade, luce, fogne, gas. “ Intendo affrontare con determinazione e senza pause i problemi più urgenti – afferma il presidente locale della CNA Maurizio Ciccioli – abbiamo già in programma una riunione operativa per stabilire l’ordine di priorità delle cose da fare.
Ci confronteremo subito con l’assessore Stefano Maccarri che da artigiano è sicuramente in grado di comprendere quanto sia urgente affrontare e cercare di risolvere almeno i problemi che si trascinano da tanti anni”.