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ANCORA INTERDETTO L’ACCESSO ALL’ACQUAFORTE
Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo • 26/08/2009 7.24.00
E’ ancora ostruita da un grosso masso tufaceo la strada che consente l’accesso all’area termale dell’Acquaforte. Un sito di interesse naturalistico che recentemente è stato oggetto di un intervento di valorizzazione da parte dell’Amministrazione Provinciale in quanto inserito all’interno della riserva naturale. La stessa Amministrazione Provinciale ha riservato un apposito spazio a questa località nel sito Parchi e Riserve illustrandone le peculiarità: “ L'Acquaforte – si legge nel sito - è una sorgente di acqua sulfurea, che si trova a nord dell'abitato di Tuscania in località San Savino.

Non è un vero e proprio monumento di Tuscania, ma per la sua storia e l'importanza di un tempo può essere considerato tale. Inoltre, il paesaggio presenta un apprezzabile scenario di sughere, che fanno da corona alla rupe tufacea, su cui un tempo sorgevano l'Abbazia ed il Castello, fino all'aprirsi dei vasti prati degradati verso il fondovalle, per concludersi nella linea sinuosa di pioppi e salici, che segnano il percorso del fosso dell'Acquarella”. Se l’Acquaforte possiede questa valenza ambientale, storica e sociale, come può essere da tanto tempo giustificato il gesto compiuto dal proprietario dei terreni limitrofi alla sorgente dell’acqua sulfurea e alla “piscina” naturale, che in modo arbitrario impedisce l’accesso ai beni demaniali. Il problema è stato oggetto di astiose polemiche già nel periodo precedente la scorsa campagna elettorale, quando alcuni cittadini denunciarono di essere stati allontanati a male parole dall’Acquaforte e chiesero agli amministratori in carica di ripristinare la legalità. Sono state raccolte decine di testimonianze di persone anziane che dimostrano l’esistenza della strada e del regolare diritto di accesso al sito dell’Acquaforte.

Alcuni mesi fa è stata resa pubblica la mappa catastale nella quale viene evidenziata in modo netto e chiaro l’esistenza di questa strada rurale. Lo scorso fine settimana alcuni studiosi di geologia, accompagnati all’acquaforte da una guida, per effettuare alcuni rilievi fotogrammetrici utilizzando la tecnologia digitale sono dovuti tornare indietro perché non gli è stato possibile raggiungere il sito con i propri strumenti elettronici. Già alcuni anni fa l’associazione MBC “TippeToppe” si fece promotrice di un progetto per il recupero dell’area e per l’avvio di uno studio per accertare le proprietà termali dell’Acquaforte.

Furono eseguite anche le analisi chimiche e batteriologiche a cura dell’ Istituto Analitico Tuscanese in seguito relazionate dal dott. Roberto Conigliaro. L’ufficio tecnico del comune, in seguito alla proposta MBC “TippeToppe”, elaborò una relazione che elencava gli interventi da realizzare per poter rendere fruibile l’area. Alcune di queste opere sono state già realizzate dalla Provincia.

Ora si rende indispensabile ripristinare la strada così come indicato nella relazione dell’ufficio tecnico comunale redatta nel 2002: “La strada d’accesso verrà recuperata, tramite esecuzione con mezzo meccanico, realizzando un cassonetto sulla carreggiata stradale per la posa in opera di materiale inerte calcareo e creando di forme di scolo per lo smaltimento delle acque meteoriche”.

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