FULGENZI: HO SCELTO LA TRASPARENZA E LA POLITICA DEI FATTI
Pubblicato da
Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 01/08/2009 6.59.23
Mi preme precisare senza alcuno spirito polemico ritenendo superata la politica delle accuse e falsità, che il sottoscritto non si è mai dichiarato Assessore ai LLPP, e tanto meno è nel mio stile e modo di fare assumere meriti impropri, ex adverso sono solito portare a conoscenza degli elettori e cittadini tuscaniesi la reale verità delle situazioni. In merito alla realizzazione del parcheggio di Rio Fecciaro, va fatto presente che lo stesso è stato realizzato a seguito di un finanziamento chiesto ed erogato allo scadere dell’amministrazione guidata da Peruzzi, che tra l’altro prevedeva anche la realizzazione di n.2 rotatorie, una urbana, e l’altra al bivio fra la tarquiniese e la dogana.
La prima di piazzale Trieste non è stata eseguita, ma nemmeno la seconda per la quale vi era un’impegno da parte della Provincia per la realizzazione, e per la quale si era fatto garante un nostro rappresentante locale che piuttosto avrebbe dovuto vigilare più concretamente sugli impegni assunti per i lavori sulla strada provinciale Tarquiniese annunciati dall’assessore Rizzello nel giugno 2008 per essere eseguiti nell’autunno 2008 ed invece realizzati, ahimè solo parzialmente, con diversi mesi di ritardo. Ciò per chiarire che ho sempre fatto della trasparenza e della lealtà verso i tuscaniesi, l’ispirazione della mia attività politica, pertanto rimando al mittente le sterili polemiche e gli inutili offensivi appellativi che puntualmente alle urne sono state smentite dai consensi popolari.
Con queste poche righe non voglio giustificarmi, perché non devo, ma ribadire che Eliseo Fulgenzi, ha scelto insieme ad altri amici non la politica urlata e accusatoria, bensì la politica del dialogo con i cittadini per trovare con gli stessi le soluzioni ai difficili problemi che affliggono Tuscania.
Ritengo che oggi è il tempo della politica fatta di fatti, e non della politica fatta di accuse infondate ai propri avversari e/o ancor peggio quella dell’arroganza e delle facili promesse che per troppi anni non sono state mantenute.
L’accusa di tradimento e voltafaccia non è un’accusa che scalfisce la mia integrità morale, ma ho sentito il bisogno di chiarire perché non accetto che vengano offese indirettamente da nessuno le 118 persone tuscaniesi che hanno visto in me l’uomo a cui affidare unitamente ai rappresentanti del PDL la rinascita ed il risveglio di un paese che può e vuole riprendersi il tempo perduto, e pertanto sono fiero di non aver tradito gli elettori unici e veri arbitri e sovrani giudici della politica, come risulta peraltro dal voto popolare espresso.