LEOPOLDO LIBERATI: BIOMASSA VERITÀ E VANTAGGI
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 23/05/2009 10.31.58
La lista “ Tuscania Città Aperta “ ha nel suo programma la realizzazione della centrale alimentata a biomasse vegetali/legnose, un impianto fotovoltaico e il parco eolico. “Su questo argomento ci sono leggi specifiche in materia a salvaguardia dell’ambiente, che sono in linea sia con il protocollo di Kyoto , che con le direttive CEE : basta solo rispettarle.
Quando si parla di centrali a biomasse – afferma il candidato a sindaco della lista “Tuscania città aperta” - occorre fare un distinguo fra quelle alimentate con materiale vegetale/legnoso e quelle con altre sostanze, si può essere d’accordo per realizzarle oppure no. Non bisogna allarmare la cittadinanza con notizie false e tendenziose con il solo scopo di generare panico nell’opinione pubblica.
Definire la centrale, da realizzare a Tuscania, alimentata a biomasse vegetali/legnose “ un inceneritore “ vuol dire far finta di non conoscere la materia trattata. Non è nostra intenzione alimentare sterili polemiche, ma è nostro dovere raccontare la verità. Se poi altri sono contrari, noi pur rispettando la loro posizione non la condividiamo. Gli Enti Nazionali di primaria importanza( Enea, CNR, Ministero dell’Ambiente e delle Attività produttive, Lega Ambiente e la Regione Lazio) sono tutti favorevoli all’utilizzo delle varie fonti rinnovabili , in particolare alle centrali elettriche alimentate a biomasse vegetali/legnose,per due semplicissimi motivi: risparmio energetico e minor inquinamento.
Quella di Tuscania, non potrà mai bruciare altre sostanze, che non siano legnose/vegetali, pena la revoca dell’autorizzazione e pesantissime condanne penali per chi gestisce l’impianto e per chi fornisce materiali la cui tracciabilità risultasse di dubbia provenienza o fuori dalla filiera corta. Essere favorevoli ad una centrale di 5 megawatt/ora, ma contrari ad una di 10 MW, è privo di ogni logica, infatti entrambe sono ininfluenti ai fini dell’impatto ambientale, in quanto per queste potenze elettriche , per legge non è richiesta nemmeno la VIA (Valutazione Impatto Ambientale).
Tutte queste nostre precisazioni sono confermate nella relazione di Legambiente “ Comuni Rinnovabili 2009 “, per cui, siamo certi che nel settore delle fonti alternative lo sviluppo di simili impianti eolici, fotovoltaici ed a biomasse, realizzati nel pieno rispetto dell’ambiente, porterebbero nelle casse comunali rilevanti incentivi economici oltre ad un notevole impulso socio-economico anche e soprattutto a livello occupazionale in diversi comparti .
Il piano occupazionale elaborato dalla società, prevede un occupazione diretta di oltre venti unità, con diverse figure professionali, mentre indirettamente altre unità lavorative saranno occupate per la produzione delle masse vegetali.
Siamo stati noi i primi ad interessarci del rispetto dei limiti delle emissioni imposti dalla Legge , valori entro i quali non esiste alcun pericolo per l’ambiente e la salute pubblica, cosa che abbiamo riscontrato nella autorizzazione n. 1 del 16/04/2009, a disposizione di chiunque voglia leggerla presso la nostra sezione sita in Via Canino, rilasciata dalla Prefettura di Viterbo, comprensiva di tutti i nulla osta del caso in materia ambientale, il resto sono solo chiacchiere da campagna elettorale”.