SULLA POSSIBILITÀ DEL RITORNO DEL NUCLEARE A MONTALTO....
Pubblicato da
Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 30/12/2009 8.57.34
I POPOLARI LIBERALI CHIEDONO CHE TUSCANIA VENGA INDENNIZZATA
L’intenzione del governo di avviare un nuovo programma per la produzione di energia nucleare e le conseguenti incentivazioni per cercare di ottenere consenso dai territori interessati ai siti ove dovrebbero sorgere le centrali, sta suscitando un vivace dibattito anche nella provincia di Viterbo.
Le dichiarazioni dei rappresentanti degli enti locali lasciano presupporre che potrebbe tornare alla ribalta il sito di Montalto di Castro. Regione, provincia e diversi comuni come Tarquinia e Montalto si sono già espressi in modo nettamente contrario. Nonostante questo però c’è anche chi ritiene che spettando la decisione al governo la centrale nucleare si farà.
Anche a Tuscania l’argomento è diventato di attualità. I Popolari Liberali hanno già le idee chiare: se la centrale si farà questa volta non ci facciamo fregare e chiediamo quello che ci spetta al pari degli altri comuni limitrofi all’impianto nucleare. “Sempre più insistentemente si parla del Sito di Montalto di Castro come possibile luogo per la costruzione di un impianto nucleare. Qualora questo dovesse avvenire – dichiara Massimiliano Dezi a nome dei Popolari Liberali - sarebbe necessario già da ora, cercare di fare in modo che il nostro territorio possa beneficiare di tutte quelle agevolazione e quei contributi, di cui sicuramente usufruiranno comuni come Montalto di Castro e Tarquinia.
Bisogna dire che località come Poggio Martino distano solo 5 km in line a d'aria da Montalto di Catro, dunque la nostra cittadina ha tutti i diritti per essere trattata alla stregua di quei paesi ,che ho sopra nominato. Sull'opportunità del nucleare, sarebbe molto interessante fare un dibattito , ma quando si tratta di decisioni importanti , queste vengono prese dall'alto.
Spero che questa amministrazione attivi tutte le procedure idonee affinché Tuscania non venga esclusa da eventuali trattative con l'ENEL. Questa volta si chiuda la stalla, prima che scappino i buoi!”.