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TUSCANIA NEL DEGRADO TOTALE
Pubblicato da Patto per Tuscania in Articoli Toscanella • 03/09/2009 18.17.05
Tuscania nel degrado totale: serve un intervento straordinario, per ridare dignità ad una città sull’orlo del baratro



“Tuscania è nel degrado più totale: senza un intervento straordinario, che ridia un minimo di dignità e di decoro ad uno dei centri più belli del Lazio, la città rischia di cadere nel baratro. Quella a cui stiamo assistendo, infatti, è una lunga, inesorabile decadenza, che sta riportando indietro le lancette della storia cittadina: sembra di essere tornati ai periodi bui di abbandono e di incuria dai quali la città seppe rialzarsi in passato, fino a diventare uno degli esempi di recupero illuminato dei centri storici italiani”.

A denunciare il degrado che sta aggravando, da tre mesi a questa parte, le già precarie condizioni del tessuto urbano di Tuscania sono gli esponenti del movimento civico “Patto per Tuscania”.

“Il centro storico è sporco, degradato, con fontane luride, pavimentazione divelta o sconnessa, erbacce che infestano le vie e le piazze, escrementi di cane disseminati ovunque – prosegue la nota – stessa cosa accade al di fuori delle mura, con strade dissestate e piene di buche. E a nulla è valso il provocatorio invito del nostro capogruppo in Consiglio comunale, Regino Brachetti, di spostare le pecore che per settimane hanno pascolato a S. Francesco, in pieno centro, presso il Parco Umberto II (ex Casacce), per risolvere almeno il problema delle erbacce, visto il suo stato di abbandono.

Ma ironia a parte, riteniamo sia necessario intervenire in maniera seria e urgente entro settembre, con un piano straordinario di pulizie, e nel contempo occorre rivedere appalti e incarichi con ditte e operatori incaricati di tali attività, ricordando sommessamente agli amministratori e al sindaco che amministrare non significa pubblicizzare sui giornali bandi e avvisi di altri enti, ma vuol dire intervenire nel quotidiano, programmando il futuro, a beneficio dei cittadini che a parole si vogliono tutelare” conclude la nota.


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