SANTA MARIA DELLA PACE E L'OPUSCOLO DI ENIO STACCINI
Pubblicato da
vALERIA sEBASTIANI in
Nuovo Viterbo Oggi 13/08/2009 6.36.05
Ieri, come ogni 11 agosto ,Tuscania ha festeggiato la Ricorrenza di S. Maria della Pace. Quest’anno oltre alla consuetudine di abbellire con bandiere e luci la piccola chiesa omonima situata in largo della Pace, una pubblicazione ne racconta la storia e il mistero. E’ un piccolo opuscolo di 32 pagine “Ricorrenza di S. Maria della Pace e del Silenzio” quello che l’autore, Enio Staccini , ha regalato a Tuscania, frutto del personale amore per la storia, l’arte e la tradizione del paese che nella piccola chiesetta che sorge a ridosso delle mura cittadine trova un suo potente simbolo, un libricino che racchiude memoria e testimonianze in un tentativo riuscitissimo di salvarne dall’oblio non solo l’aspetto storico e cronologico ma anche quello, ben più importante e profondo, della semantica del luogo .
S. Maria della Pace è un luogo di miracoli, evidenti, numerosi, ripetuti nel tempo, un culto di cui il popolo si è appropriato erigendolo a baluardo della devozione più profonda, quella spontanea.. Nel libro si scoprono tante, evidenti ma spesso dimenticate, notizie, come che S. Maria della Pace nasce per celebrare un immagine sacra alla quale sono stati attribuiti grandi miracoli, grandi come la devozione che porta i tanti fedeli a costruire prima un edicola, poi man mano ad ampliarla fino alle dimensioni attuali, miracolo su miracolo.
Le riflessioni che Staccini pone come appendice al libro spiegano con efficaci parole l’intima magia del luogo, silenzioso, quasi ovattato, dove la piccola chiesa è perno sacro e inevitabile attrazione. “S. Maria della Pace e del Silenzio -narra l’autore-non della pace astratta e lontana di guerre straniere, non solo del silenzio dei rumori violenti ed estranei, bensì della pace in noi stessi, del silenzio dalle passioni distruttive, della pace con l’altro, del silenzio dell’ego addolorato, della pace che difende senza condanne e rifiuti, del silenzio che parla e sa ascoltare. Nella pace e nel silenzio è possibile il dialogo. Nella difficile pace della natura, nella sacra pace dell’umano che cerca l’unione vivificante, nella conoscenza e nel semplice incontro c’è libertà..”
Valeria Sebastiani